Calabria, 106 terzo megalotto – Morra, Abate, Forciniti, Barbuto: "La truffa semantica del terzo megalotto. La 106 non verra’ rinnovata"

Oggi abbiamo avuto un incontro molto costruttivo con i vertici di ANAS presso la sede centrale di Roma. L'incontro si è concentrato sul progetto per i lavori di costruzione del terzo megalotto della SS 106 Jonica d'innesto con la S.S. 534 a Roseto Capo Spulico.

Prendiamo atto che la vecchia politica ha ingannato tutti i cittadini, associazioni e forse qualche Sindaco. Ci hanno spiegato che purtroppo non ci sono fondi per il miglioramento della sicurezza dell’attuale 106 e le opere in previsione, in avanzato stato di progettazione, hanno altre finalità che non quelle citate poc'anzi poiché “non si risolverà alcun problema del traffico locale”.

Abbiamo avanzato presso gli uffici Anas già li 31 luglio scorso richiesta per avere il progetto correlato della relazione e del quadro economico. Attendiamo con ansia i documenti per poterli studiare adeguatamente e comprendere meglio l’utilità di un’opera che non migliorerà l’attuale 106 e che probabilmente servirà un’altra fascia di popolazione. L’unico beneficio sarà l’alleggerimento dell’attuale 106 dal traffico dei mezzi pesanti che saranno dirottati su questo nuovo tracciato, ma la strada che miete vittime ogni anno rimarrà comunque frequentatissima, inadeguata ed insicura.

Sommariamente questa nuova opera rappresenterà l’asse che da Nova Siri, ultimo comune della Basilicata, consente poi attraverso la s.s. 534 (dallo svincolo di Firmo fino a Sibari), di raggiungere l'A2, cioè la conosciutissima, cara, vecchia Salerno-Reggio Calabria. Non v’è nulla con quello che riguarda l’ammodernamento, il potenziamento o la messa in sicurezza della 106. Semplicemente se da Taranto o dall'Adriatico si deve raggiungere Reggio C. non si utilizzerà più la Jonica.

A questo punto grazie agli ingegneri ANAS possiamo dire d’averci visto chiaro, finalmente in attesa dei documenti a corredo del progetto definitivo. Rimangono, ovviamente, tante domande riguardo a questo progetto: se la 106 non è coinvolta -e quindi neanche chi ne fa uso- quali sono i reali benefici per la popolazione che aspetta da tempo la sistemazione della strada che miete tante vittime ogni anno? Chi realmente trarrà vantaggio da un’opera dalla sempre più dubbia utilità per i cittadini dell’area jonica, dato che produrrà solo un alleggerimento del traffico sulla stessa?
Ed ancora: perché i cittadini sono stati ingannati fino ad oggi dai vari politici che hanno impiegato anni per partorire un’opera che ad oggi non sembra avere senso per chi sperava nella realizzazione della tanto attesa autostrada Ionica?

Sen. Nicola Morra

Sen. Silvana Abate

Dep. Francesco Forciniti

Sen. Elisabetta Barbuto


Dario EliaAssistente Parlamentare

Portavoce al Senato Nicola Morra (M5S)

Email: dario.elia@senato.it

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