Considero personalmente che la salute sia dipendente da ragioni quali: l’alimentazione, l’igiene, la qualità ambientale, il buon funzionamento del sistema immunitario, ecc. Contrastare il propagarsi del coronavirus con un vaccino che non ha niente a che vedere con quelli del passato, poiché è una profilassi genica basata su ogm e sostanze chimiche considerate persino cancerogene, risulta essere un azzardo. Inoltre puntare ad inoculare nel 100% della popolazione questo “farmaco”, di cui ancora non si conoscono gli effetti collaterali di lungo periodo (anzi del quale pian piano risultano sempre più numerosi gli aspetti secondari perniciosi e persino mortali), dimostra un atteggiamento del tutto imprudente da parte del nostro governo, pur denominato “Governissimo” (perché sorretto da tutti i partiti)…
Pertanto l’attribuzione di così tanta importanza a questo “vaccino”, per la risoluzione della pandemia covid, non ha molto di scientifico. Non ci sono studi né dati sufficienti per considerarlo risolutivo e non pericoloso… Questo anche in considerazione dei dati riguardanti la mortalità conseguente al contagio da covid, che è di minore incidenza rispetto ad altre cause di morte, quali ad esempio il cancro, malattia disastrosamente causata da una pessima qualità di vita, inquinamento ambientale e veleni di ogni genere assunti in seguito all’alienazione dell’uomo dalla natura,
Appare perciò inconcludente l’approccio governativo che spinge alla promozione dell’assunzione del “vaccino anticovid”, in forma diretta ed indiretta -come ad esempio l’adozione del Super Green Pass che entra in vigore dal 6 dicembre 2021- un atteggiamento che non ha alcunché di sanitario e lo dimostra il semplice fatto che con l’87% di inoculati siamo ancora in emergenza, malgrado che le cure alternative approvate dalla UE ci sarebbero (ma non vengono propagate e rese facilmente accessibili).
La realtà è che con il totalitarismo sanitario e vaccinale in corso si sta costruendo una società basata sul controllo, con l’ausilio della pubblicità partigiana ed allarmista su tutti i media la gente comune stenta a farsi un’opinione indipendente riguardo alla situazione che stiamo vivendo. Chi non subisce la tentazione vaccinale, in quanto obiettore di coscienza, può anche rispettare la scelta di chi “volontariamente”, per paura del contagio o per fiducia nel Governissimo, decide di vaccinarsi, ma questo comportamento tollerante non viene condiviso da molti, sia tra i favorevoli al vaccino che tra quelli contrari. Questa è la conseguenza della mancanza di un dialogo di chi non accetta un confronto ed un ragionamento sull’intero caso, con discriminazione e distacco.
Paolo D’Arpini