La sacrosanta libertà di non vaccinarsi
“La libertà finisce dove comincia quella degli altri”. E’ ormai un ritornello in bocca a tutti coloro che non accettano la volontà di alcuni di non volersi vaccinare, in bocca a politici, opinionisti e giornalisti, all’ecclesiastico e all’uomo della strada, all’istruito e all’ignorante. Una fandonia in bocca a tutti. Nella sostanza, significa: “Tu vuoi essere libero di non vaccinarti, ma non vaccinandoti limiti la mia libertà”. Vediamo come stanno le cose? Vediamo chi è in realtà a limitare la libertà dell’altro? Il non vaccinato non pretende nulla dal vaccinato e non vuole impedire nulla al vaccinato. Il vaccinato, presumendo (si badi bene: presumendo) che il non vaccinato sia contagioso, pretende che si vaccini e vuole impedirgli di muoversi a suo piacimento. Temendo di essere contagiato nonostante il vaccino, il vaccinato chiede al non vaccinato di compiere sacrifici per lui: vaccinarsi oppure limitare i propri movimenti. Il non vaccinato non chiede sacrifici al vaccinato.
Obiezione: il non vaccinato ammalandosi e occupando posti in terapia intensiva, limita la libertà d’altri malati che possono averne bisogno. In realtà, se il problema esistesse ancora oggi, la responsabilità sarebbe dello Stato, ancora impreparato ad affrontare la pandemia.
Renato Pierri