CONFINDUSTRIA LECCE SCRIVE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE E DELLA RISCOSSIONE: FERMIAMO LE SCADENZE DEL 30 NOVEMBRE

CONFINDUSTRIA LECCE SCRIVE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE E DELLA RISCOSSIONE: FERMIAMO LE SCADENZE DEL 30 NOVEMBRE

 

Confindustria Lecce scrive all’Agenzia delle Entrate e della Riscossione per sollecitare un intervento risolutivo ed evitare che la scadenza di fine novembre, relativa alla richiesta di saldo omnicompresivo delle rate della “Rottamazione ter”, del “Saldo e stralcio” e della “Definizione agevolata”, si trasformi nell’ennesima scure sul sistema produttivo, già pesantemente provato dalla pandemia e che, con coraggio, abnegazione e resilienza, cerca giorno dopo giorno di produrre occupazione e sviluppo.

 

“Scrivo per farmi portavoce delle preoccupazioni delle imprese – afferma il presidente reggente di Confindustria Lecce Nicola Delle Donne – sulle conseguenze del termine tassativo fissato al 30 novembre per il pagamento delle rate che l’Agenzia delle Entrate e Riscossione aveva sospeso per consentire al sistema produttivo di fronteggiare la pandemia”.

 

Il Decreto Fiscale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 ottobre ha introdotto infatti nuovi termini per il pagamento di cartelle, rateizzazioni e per il versamento delle rate 2020 e 2021 della Definizione agevolata. La norma prevede anche la riammissione ai provvedimenti di “Definizione agevolata” per tutti i contribuenti che non hanno pagato le rate del 2020 nei tempi stabiliti dal “Decreto Sostegni-bis”. Le rate non versate, riferite alle scadenze del 2020, dovranno essere corrisposte, in unica soluzione, entro il 30 novembre insieme a quelle previste in scadenza nel 2021.

 

“Entro fine mese – aggiunge Delle Donne – dovranno essere corrisposte integralmente: le rate della “Rottamazione-ter” e della “Definizione agevolata delle risorse UE” (scadute il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2020 e 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2021); le rate del “Saldo e stralcio” (scadute il 31 marzo, 31 luglio del 2020 e 31 marzo, 31 luglio del 2021). Senza dimenticare che il 30 novembre scadrà anche il versamento del secondo acconto IRES ed IRAP! E’ evidente, pertanto, che sarà difficile per le imprese provvedere ad un pagamento integrale, con la conseguenza di pregiudicare la buona riuscita della cosiddetta pace fiscale”.

 

Confindustria Lecce fa appello affinché si corra ai ripari e si ipotizzi celermente una nuova modalità di rateizzazione.

 

“Di fronte a tale situazione – conclude il reggente – sono a chiedere un intervento urgente all’Agenzia e a tutti i livelli istituzionali, al fine di sensibilizzare sulla problematica e giungere ad una soluzione condivisa, che potrebbe essere quella di distribuire il carico dei versamenti in rate di importo più ridotto, con nuove e diversificate cadenze temporali.

E’ giunto il momento che l’Amministrazione Finanziaria e gli Organi preposti approccino il mondo produttivo ed imprenditoriale con la dovuta considerazione, mettendo tutti nelle condizioni di operare contando su un fisco ‘amico’, partner dello sviluppo. E’ necessario, in tale ottica, che l’Amministrazione Finanziaria riconsideri la propria azione amministrativa, non solo per mantenerla funzionale all’obiettivo di superamento dell’emergenza sanitaria ed economica, ma anche per sostenere adeguatamente le entrate tributarie nel lungo periodo evitando che ogni sforzo precedente venga vanificato”.

 

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