La provocazione algerina contro il Marocco non può che accentuare un clima di instabilità per l’intera regione mediterranea.

Le agenzie di stampa hanno rilanciato la notizia che precisa che: ”  Il Marocco non sarà coinvolto in una guerra con l’Algeria, ha informato mercoledì una fonte marocchina in reazione all’annuncio da parte di Algeri della morte di tre suoi cittadini in un attentato nel Sahara occidentale attribuito all’esercito marocchino. “Se l’Algeria vuole la guerra, il Marocco no. Il Marocco non sarà mai trascinato in una spirale di violenza e destabilizzazione regionale”, ha detto la fonte all’AFP, che ha deplorato “accuse gratuite. “contro il Marocco. “Se l’Algeria vuole trascinare la regione in guerra, con provocazioni e minacce, il Marocco non seguirà”, ha insistito la stessa fonte, che ha chiesto l’anonimato. “Il Marocco non ha mai preso di mira e non prenderà mai di mira i cittadini algerini, indipendentemente dalle circostanze e dalle provocazioni”, ha affermato. Le autorità marocchine non hanno immediatamente commentato. In un comunicato, la presidenza algerina ha denunciato l’assassinio di tre cittadini algerini il 1° novembre durante un bombardamento dei loro camion sulla strada che collega Nouakchott

(Mauritania) e Ouargla (sud dell’Algeria). Secondo il comunicato stampa, “diversi fattori indicano che le forze di occupazione marocchine nel Sahara occidentale hanno commesso questo vile assassinio con armi sofisticate”. La presidenza algerina non specifica il luogo esatto in cui è avvenuto questo bombardamento. Ma secondo il sito specializzato algerino menadefense.net, i camionisti algerini sono stati “uccisi a Bir Lahlou, nel Sahara occidentale”. Secondo la fonte marocchina, quest’area è “utilizzata esclusivamente da veicoli militari delle milizie armate”

del Fronte Polisario, i separatisti sahrawi, sostenuti dall’Algeria, che si battono per l’indipendenza dell’ex colonia spagnola. “Siamo quindi sorpresi di vedere le autorità algerine menzionare la presenza di un camion che si dice si trovi in ​​questa zona, data la sua natura legale e il suo utilizzo per scopi militari”, ha affermato. Il Sahara Occidentale, considerato dall’ONU “territorio non autonomo” in assenza di una soluzione definitiva, da decenni oppone Rabat, che controlla quasi l’80% di questo vasto territorio desertico, al Fronte Polisario, rivendicandolo come referendum di -determinazione e sostenuto dall’Algeria”

La posizione contro ogni conflitto armato assunta dal Marocco è una linea che si pone in continuità con la storia del Regno. Il Marocco non ha mari fatto guerre di aggressioni , non ha mai usato gli strumenti bellici per conquistare territori. Il Marocco è di fatto una Nazione di pace e dialogo ed usa le “armi” della diplomazia come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Fomentare le divisioni non è un vantaggio per nessuno, oggi serve unità nella regione del magreb . Serve in sostanza far parlare i commerci, la libera circolazione delle persone e delle merci non far parlare le armi.

Putroppo questa vicenda è l’ultima di una serie di provocazioni cui è soggetto il Marocco che  con una saggezza che ha il merito di evitare il coinvolgimento in un clima instabile in questa regione, tanto più che l’Algeri cerca, da qualche mese, un motivo per accentuare le tensioni .

Ne sono esempio la fine delle relazioni diplomatiche tra Algeri e Rabat , il divieto di volo nello spazio aereo algerino di qualsiasi aeromobile marocchino o immatricolato in Marocco.

Le ragioni di questo aumento della tensione e la ricerca di un momento di conflitto  è giustificato, secondo Algeri, dal riavvicinamento tra Rabat e Tel Aviv che per il regime algerino rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale algerina.

Secondo i commentatori, l’Algeria soffre di una crisi interna e la ricerca di un nemico straniero potrebbe essere un pretesto per alleviare le tensioni interne segnate tra l’altro da un movimento hirak interno e dalle proteste contro la gestione della cosa pubblica di questo Paese. a detto che un clima di tensione in Nord Africa non può che presentare

minacce di instabilità per l’intera regione al   riguardo è necessario

anche che l’intera regione mediterranea rifletta sulla portata e l’impeto di questa politica algerina poco ponderata e soprattutto senza sbocchi produttivi . Servirebbe una conferenza della regione dei paesi del mediterraneo per porre la questione della stabilità della regione in un ottica propositiva e non distruttiva. Una  conferenza che affronti anche la questione energetica  quella della fornitura di gas naturale dal nord africa all’Europa nessuno nelle prospettive di una società multilaterale deve poter giocare una partita impostata con la mentalità del passato e della “guerra fredda”

 

Marco Baratto

 

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