IL PUNTO   n. 836 del 5 novembre  2021 di MARCO ZACCHERA

Sommario:  I G NULLA – FATEMI CAPIRE –  BANCHI IN DISCARICA –

 

TROPPI G SERVONO A NULLA

E se la verità fosse semplicemente che “Il re è nudo”, ovvero che i presunti “grandi” della terra, quelli che si incontrano periodicamente ad ogni angolo del pianeta, lo facciano soprattutto per raccontarsi, farsi raccontare e soprattutto per farsi vedere, ma che alla fine tutti questi G8, G7, G20, G 26 ecc.ecc. non servono praticamente a nulla?

Di sicuro costano una bella cifra ai paesi ospitanti, mobilitano piazze e forze dell’ordine in quantità, ma – dopo foto di gruppo sempre più affollate  – neppure un topolino esce molto spesso dalla pancia dell’elefante.

Per carità: mille dichiarazioni congiunte, bilaterali, multilaterali… ma in concreto? In concreto è ben difficile decidere qualcosa quando le necessità e le priorità sono ben diverse per ogni convenuto che pensa soprattutto alle grane e alla propria immagine in casa propria e sa – almeno per i leader democraticamente eletti –  che comunque ben difficilmente dovrà poi personalmente onorare gli impegni più o meno presi ufficialmente in queste circostanze.

Ecco perché vedere i presunti dominatori della terra riunirsi a Roma per buttare monetine nella Fontana di Trevi come fossero una chiassosa scolaresca in vacanza sembrano più una “piece” pubblicitaria per il turismo italiano che altro.

In questo senso è stato apprezzabile l’impegni di Draghi per voler concentrare un po’ di attenzione sulle bellezze storiche di Roma e del nostro paese, ma in quanto a risultati il vertice romano si è chiuso (come prevedibile) in un sostanziale nulla di fatto almeno sui punti fondamentali, con una veloce ripartenza del circo verso Glasgow dove i “supergrandi” si sono ripetuti a vicenda le solite cose sul clima e dintorni assumendo impegni a lungo termine, ma non certamente in termini stringenti.

Proprio sul clima, infatti, si moltiplicano appelli e summit ma poi al concreto non arrivano per ora decisioni vincolanti e – anzi – si tende a tirare per le lunghe ai danni del vicino, annacquando perfino quanto ormai già deciso da tempo.

Che l’India rinvii al 2070 gli impegni sulle emissioni e la Cina festeggi Glasgow aumentando l’estrazione di carbone di un milione di tonnellate AL GIORNO non è certamente un bel viatico per le sorti mondiali.

Né i G20 servono per sottolineare crisi o risolvere conflitti che possono facilmente appiccare un fuoco planetario: del conflitto tra Taiwan o Cina non si parla, di diritti umani neppure anche perché chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Anche sulle patenti di democraticità c’è infatti un po’ di confusione: se Putin viene tenuto in disparte perché potenziale dittatore, che ci azzecca al G20 la presenza dell’Arabia Saudita che notoriamente non è un paese democratico, né campione dei diritti umani o delle pluralità religiose? Difficile comunque pensare che l’Arabia voglia smettere di vendere petrolio, così come la Cina – che da decenni fa incetta di materie prime impoverendo il mondo e l’Africa in particolare – rinunci alla propria politica di sfruttamento ambientale.

Sulla pandemia non è giunta neppure – altro esempio concreto – una dichiarazione forte, per esempio, per il contenimento dei costi dei vaccini che pur danno vita a speculazioni enormi ed immorali ai danni dell’ intera umanità, eppure sarebbe stato il momento buono per calmierare i prezzi a livello mondiale con un po’ di resistenza allo strapotere delle multinazionali farmaceutiche, oltretutto finanziate dagli stessi governi.

 

FATEMI CAPIRE

Il Sindaco e il Prefetto di Trieste vietano ogni manifestazione di piazza in città (contraddistintasi per quelle NO-VAX) per paura di un aumento dei contagi.

Se “Report” su Rai 3 non critica i vaccini in sé, ma sottolinea alcune evidenti incongruenze nella loro somministrazione e gli autentici pasticci nella comunicazione ad opera degli “scienziati” che litigano da 20 mesi a reti unificate, ecco che viene duramente attaccata perfino dalla “casa madre” della rete (ovvero il PD) per aver detto semplicemente la verità, che però “disturba” e quindi va silenziata.

Negli stessi giorni del G20 – con le frontiere italiane virtualmente chiuse essendo sospesi gli accordi di Schengen – si sono invece potute tranquillamente riunire alla periferia di Torino, circa 6000 persone (rigorosamente rimanendo per giorni interi senza mascherine) per drogarsi, ubriacarsi e sentire musica a palla fino allo sfinimento.

La polizia non interviene PRIMA (eppure la ministro Lamorgese dopo l’analogo raduno di Viterbo due mesi fa aveva sostenuto che i partecipanti erano stati tutti identificati e quindi bloccabili!) nè  interviene DURANTE il rave-party (perchè – sostiene sempre la ministro –  è troppo pericoloso farlo) e quindi i partecipanti dopo un po’ di giorni se ne sono tornati tranquillamente a casa, salvo i ricoverati per intossicazioni varie e gli irriducibili che continuavano a festeggiare  nell’ex stabilimento Fiat a Nichelino.

Il tutto però è stato comunicato al popolo con “profilo basso” da parte dei media, forse perché anche in questo caso non bisognava disturbare il Viminale.

Mi sfugge, però, perchè mai sia più pericolosa una manifestazione di NO-VAX all’esterno rispetto a una calca di migliaia di persone strette tutte insieme all’interno di un ex stabilimento industriale “facendosi” con musica a sballo (oltre alcool e droga), il tutto con la benevola tolleranza delle autorità.

 

MA COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO NEL NOSTRO PAESE? COMINCIO A CHIEDERMI SE NON SIA IN ATTO – E NON SONO CERTO UN NO-VAX  !– UNA CAMPAGNA PER PROGRESSIVAMENTE SILENZIARE CHI NON SI ADEGUA: UN CLIMA CHE PROPRIO NON MI VA E, COME ME, MOLTE PERSONE COMINCIANO A NOTARLO. FORSE E’ ORA DI SOTTOLINEARE APERTAMENTE QUESTA “LIBERTA’ LIMITATA” CUI SEMBRA STIAMO ANDANDO INCONTRO.

 

BANCHI IN DISCARICA

Colpiscono le immagini da Venezia dove un battello addetto alla raccolta dei rifiuti ha imbarcato con una benna centinaia dei famigerati “banchi a rotelle“, MAI USATI, destinati a essere smaltiti in discarica.

A decidere di disfarsi dei banchi è stato un liceo del centro storico lagunare, il “Benedetti-Tommaseo”, che era stato “invitato” ad acquistarli un anno fa, al tempo dell’appalto nazionale. Nei giorni scorsi, vista l’impossibilità di utilizzarli, la dirigente ha chiamato una ditta di trattamento rifiuti ingombranti, che ha effettuato il trasporto. Mi chiedo come mai la Corte dei Conti non abbia trovato – in un anno intero – un po’ di tempo per avviare una indagine SERIA sull’ ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e l’ex commissario Covid Domenico Arcuri: ma QUESTI ENORMI SPRECHI non interessano a nessuno?

Interpellata sull’episodio, l’Azzolina ha risposto irritata: “Chiedete alle scuole che hanno voluto e chiesto i banchi. La questione è stata raccontata urbi et orbi, e io non ho più la voglia di rispondere. Non glielo devo spiegare io, deve andare nelle scuole e chiedere. E’ un dramma che facciate ancora a queste domande” A parte la grammatica della risposta, ma adesso la colpa per le forniture dei banchi a rotelle manifestatamente costosi ed inutili è diventata delle scuole?!

 

UN SALUTO A TUTTI                                                                         MARCO ZACCHERA

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