Covid19 e terza dose: da ANASTE ER appello agli operatori sanitari a vaccinarsi

COVID-19 e terza dose del vaccino nelle CRA:

ANASTE Emilia-Romagna lancia un sondaggio tra le proprie associate per monitorare modalità e tempistiche relative alla somministrazione delle dosi booster per gli anziani e personale. Al centro rimane la protezione dei più fragili

e l’appello agli operatori sanitari di sottoporsi alla terza dose per completare il ciclo vaccinale.

 

4 Novembre, Bologna_ Prosegue nelle strutture sociosanitarie ANASTE Emilia-Romagna, l’iter di somministrazione della terza dose del siero antiCovid dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione.

La copertura vaccinale, effettuata in questi giorni nelle diverse residenze tra Bologna, Modena e Ferrara, riguarda in prima battuta gli anziani e al contempo i sanitari: medici, infermieri, OSS e tutto il personale ausiliario.

Per monitorare tempistiche e modalità di prenotazione delle cosiddette dosi Booster del vaccino, l’ ANASTE regionale ha avviato un sondaggio interno tra le proprie associate, ponendosi come interlocutore e “facilitatore” del dialogo con le USL provinciali e la Regione Emilia-Romagna.

Ecco i primi dati emersi dal sondaggio “COVID-19 e terza dose”:

 

  • Villa Silvia di San Lazzaro – BO (somministrata il 26 ottobre);
  • Nuova Oasi di Vedrana di Budrio – BO (somministrata il 20 ottobre);
  • Il Pellicano di Bazzano – BO (somministrata il 26 ottobre);
  • Villa Adriana di Calderara di Reno – BO (ospiti vaccinati, somministrazione in corso per gli operatori);
  • Villa Giulia di Pianoro – BO (dosi somministrate);
  • I Platani di Bologna (vaccinazione in partenza dall’8 novembre);
  • Villa Serena di Bologna (somministrazione prevista l’11 novembre mentre il 12 esegue vaccini in autonomia con personale interno);
  • Villa Ranuzzi di Casteldebole – BO (somministrazione prevista nei giorni 15-18-22 novembre);
  • Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina di Bologna (somministrazione fissata nei giorni 3-6-11 novembre);
  • Villa del Sole di Castiglione dei Pepoli – BO (somministrazione prevista il 9 novembre);
  • Villa Torre di Castel di Casio – BO (dosi somministrate al personale);
  • Villa Margherita di Modena (somministrazione prevista il 16 novembre per gli ospiti; in corso per gli operatori);
  • Casa Speranza di MontefiorinoMo (somministrazione in corso per ospiti e operatori);
  • Villa Estense di MaranelloMo (ospiti vaccinati; somministrazione in corso per il personale);
  • Villa Sorriso di Marano sul PanaroMo (vaccinazioni cominciate);
  • Sagittario di VignolaMo (terza dose somministrata);
  • Santa Chiara di Ferrara (somministrazione in corso per ospiti e operatori); Altre strutture con sede a Bologna e precisamente Nuova Villa Emma, Senior Hotel Arcadia, Villa Ilenia e Villa Iris sono invece in attesa di comunicazioni dall’Azienda USL.

Il vaccino è l’unica arma che abbiamo per uscire dalla pandemia – dichiara il Presidente ANASTE Emilia-Romagna dott. Gianluigi Pirazzoli – in questa nuova fase dell’emergenza sanitaria in cui il valore dell’Rt è risalito a 1,12. Mi chiedo come mai e per quale ragione la terza dose non sia obbligatoria per il personale delle strutture.

La priorità dell’ANASTE Emilia-Romagna è stata fin dall’inizio proteggere e mettere in sicurezza la popolazione più debole. Per questa ragione, stiamo seguendo l’evoluzione della terza dose, snellendo ove possibile burocrazia e tempistiche”. – conclude Pirazzoli.

Nel quadro regionale attuale caratterizzato da un aumento generale dei contagi, le strutture ANASTE ER hanno mantenuto rigide le misure di prevenzione e protezione.

 

Dalla verifica della validità del Green pass all’ingresso delle strutture all’uso dei DPI, alla sanificazione di tutti gli ambienti, in particolare degli spazi comuni, fino alla sensibilizzazione del personale affinchè completi il ciclo vaccinale sottoponendosi alla terza dose.

Le visite dei parenti vengono generalmente consentite su appuntamento; una buona rappresentanza di strutture ANASTE ER consente di incontrare il proprio congiunto per circa 30 minuti e anche più volte alla settimana.

L’impegno dell’associazione regionale, fiduciosa nella ricerca scientifica e verso i vaccini, sarà quello di attuare in sicurezza un graduale traghettamento dei più fragili e personale sociosanitario verso una nuova normalità.

 

 

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