Calabria, sequestro ponte Morandi, Parentela (M5S): “Urgente rafforzare i controlli nei lavori pubblici, la ‘ndrangheta mette in pericolo la vita dei calabresi”

«Sono gravissime le risultanze dell’inchiesta Brooklyn, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che tra l’altro ha portato al sequestro, con facoltà d’uso, del ponte Morandi di Catanzaro e della galleria Sansinato, per causa di interventi di manutenzione straordinaria eseguiti con materiale scadente». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela che osserva: «La vicenda conferma la pervasività della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici. Ancora una volta, da quanto emerso, per interessi e affari della ’ndrangheta viene messa a rischio la vita dei calabresi, a quanto pare anche con inammissibili forme di complicità in ambiti pubblici». «Desta forte preoccupazione – prosegue il parlamentare del Movimento 5 Stelle – che gli imprenditori indagati siano coinvolti a vario titolo anche nelle inchieste Rinascita-Scott e Basso profilo, quasi a prefigurare una specie di sistema fraudolento per gestire gli appalti pubblici». «È necessario – conclude Parentela – che sia rafforzato il controllo delle principali infrastrutture della Calabria, per accertare se vi siano altri casi di lavori eseguiti fuori delle regole e con speculazioni d’impresa. Soprattutto, bisogna rafforzare, intanto a livello normativo, il sistema di sorveglianza sulle ditte che ottengono l’affidamento di lavori pubblici».

 

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