Claudio Cirimele elogia l’eclettismo dell’esistenza in “Vita”, il suo nuovo singolo

Intenso, autentico e suggestivo, il brillante cantautore ligure Claudio Cirimele torna, dopo il successo delle sue precedenti release – tra cui la raffinata rivisitazione dell’intramontabile successo di Alan Sorrenti, “Figli delle stelle” – con “Vita”, il suo nuovo singolo.

Scritto e prodotto dallo stesso artista, con le chitarre del musicista imperiese Peo Gandini e mix e master a cura dello StudioIthil World Mastering and Recording Studio (IM), “Vita” è un vero e proprio elogio in musica all’esistenza, un inno sincero e viscerale al dono che ciascuno di noi riceve quotidianamente ma che, troppo spesso, dimentica di proteggere, tutelare, o più semplicemente impiegare al meglio, in un’ottica di pura gratitudine e riconoscenza, anziché di lamento o protesta.

Posato su un tappeto sonoro dapprima ricamato di trepidante suspense e via via impreziosito di sognante dolcezza, il brano riflette in note i molteplici aspetti del percorso terreno, riversando su un testo di un’esemplare raffinatezza la differenza tra esistere e vivere, guidando l’ascoltatore in un’analisi, intima e profonda, che sfocia inevitabilmente nel prediligere una visione variopinta e policromatica della vita, in cui ogni tinta opaca e sbiadita lascia il posto a nuance vivaci, accese e brillanti. Colori e sfumature che non sempre vorremmo indossare e che a volte si discostano da quelli ricercati per comporre la palette cromatica con cui ogni giorno dipingiamo il nostro quadro personale, ma al tempo stesso, utili ed essenziali per crearne di nuovi, arricchendo il nostro cammino di infinite gradazioni e realizzando luci ed ombre che ci caratterizzano, ci identificano e ci rendono meravigliosamente diversi, eppure così affini, gli uni agli altri.

«Il brano – dichiara l’artista – è una riflessione sulla vita: essa è presente in ogni cosa, nelle cose belle e nelle cose brutte. Noi ci imponiamo di cercarla in tutto ciò che ci circonda, ma non potremo mai trovarla e viverla appieno senza essere liberi di vederne e coglierne ogni aspetto; la libertà è il requisito essenziale per dire di poter vivere davvero».

“Vita” è accompagnato dal videoclip ufficiale, diretto da Federico Cirimele, in cui l’artista esprime, attraverso una magistrale interpretazione che ne esalta le doti attoriali ed evidenzia una capacità espressiva e comunicativa a tuttotondo, il significato ancestrale e profondo del pezzo.

Grazie ad una vocalità riconoscibile, dotata di una forte espressività interpretativa e ad una penna ricercata e versatile, Claudio Cirimele attinge al cantautorato del passato per trasporre all’oggi concetti e messaggi senza tempo, in un’ottica di condivisione e miglioramento tipica dell’Arte e della Musica che lui stesso definisce “Vita” – «Vita è la musica che ho nell’anima» -.

Biografia.
Claudio Cirimele è un brillante cantautore italiano che dà il via alla sua carriera artistica all’età di 16 anni come frontman di alcune band liguri, sua regione di provenienza. Nel 1989 la collaborazione con Giuseppe “Tino” Garibbo, editore e produttore imperiese, imprime una decisa svolta nel suo percorso musicale, portandolo a partecipare a svariati Festival internazionali. Tante le città e gli Stati del mondo che hanno ospitato le sue performance: dalla Romania alla Lettonia, dall’ Egitto alla Macedonia, passando per la Finlandia, gli Stati Uniti ed il Cile, dove ha avuto l’onore di condividere il palco con star planetarie come Toto Cotugno, Laura Pausini, Jovanotti e Shakira. Ed è proprio in Cile che, nel 1993, Claudio Cirimele si aggiudica la vittoria al prestigioso Festival di Viña del Mar con il brano “In questo mondo”, scritto dal produttore Tino Garibbo e arrangiato da Claudio Guidetti, che consente all’artista di firmare un contratto discografico e di realizzare l’album “In Questo mondo”, che vanta illustri collaborazioni con grandi nomi della musica italiana, tra cui Claudio Guidetti, Rosario Bonaccorso e Gianpaolo Casati. Nel 2021 è finalista a Sanremo Rock con l’inedito “Vita”, un brano dall’intenso valore emozionale, che attraverso un testo ricercato e di un’esemplare raffinatezza, elogia l’eclettismo dell’esistenza, riconfermando la sua capacità autorale ed un’urgenza espressiva di raro riscontro.

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