“Questa vita mortale” nell’aiuola in mattoncini rossi
Un uomo ha scelto come sua dimora, perlomeno credo fino a che durerà il bel tempo, una delle aiuole rialzate di viale Palmiro Togliatti, nel quartiere di Colli Aniene, a Roma. Lo vedo da qualche giorno, durante la mia solita passeggiata mattutina, mentre dorme nel suo giaciglio di cartoni, sotto un cumulo di coperte. Siamo abituati a vedere i senzatetto nel centro della città, nei pressi delle stazioni, dove ci sono portici o altri luoghi riparati, ci siamo abituati, e quasi non ci badiamo, fa una certa impressione vederne uno in un quartiere periferico, a poca distanza da casa, in un’aiuola, col solo riparo della chioma di un albero.
Le persone senza fissa dimora sono spesso oggetto di violenza e forse anche per questo tendono a stare vicini, specialmente durante la notte. Il clochard di Colli Aniene ha scelto di stare solo. L’albero e il muretto dell’aiuola, lo nascondono agli occhi di molti.
“Questa vita mortale è, nonostante i suoi travagli, i suoi oscuri misteri, le sue sofferenze, la sua fatale caducità, un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente; un avvenimento degno d’essere cantato in gaudio” (Paolo VI – Meditazioni).
Renato Pierri