Proseguono fino al 24 ottobre gli incontri della decima edizione di PiazzaParola che si ispira al primo grande romanzo inglese del Settecento: La vita e le avventure di Robinson Crusoe.
Il festival è curato da Yvonne Pesenti Salazar e Natascha Fioretti e realizzato in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura nell’ambito del progetto LAC edu.
Come da tradizione il festival mette al centro un grande classico, uno dei maggiori personaggi della storia della letteratura: Robinson Crusoe. Naufrago, eroe borghese, avventuriero pragmatico e individualista: la figura di Defoe è un’icona letteraria, da tempo entrata a far parte del nostro immaginario collettivo. Tanto che oggi se pensiamo al nostro sistema di valori antropocentrico, al nostro rapporto con la natura, all’esperienza dell’isolamento e della solitudine vissuta in questi mesi di pandemia, ci sentiamo un po’ tutti dei personaggi robinsoniani.
A fare da guida nel viaggio di scoperta di questo grande classico della letteratura settecentesca ci saranno esponenti di spicco del mondo letterario, culturale e scientifico, che proporranno diverse e intriganti interpretazioni di un’opera che oggi può forse apparire un po’ prosaica e antiquata, ma che, come tutti i classici, regala inaspettate occasioni di approfondimento di sorprendente attualità. Tra questi: Nadia Fusini, Marco Aime, Paolo Pagani, Ilaria Gaspari, Emanuele Coccia con Claudio Visentin e Valentina Scaglia, Björn Larsson e molti altri.
Non mancherà la consueta finestra sulle letterature delle diverse aree linguistiche svizzere che vedrà protagonisti autrici e autori di lingua tedesca, francese, romancia e italiana. Tra gli altri si segnala il gradito ritorno di Arno Camenisch, e la presenza del Gran Premio svizzero di letteratura 2020 Frédéric Pajak ma anche di Alex Capus, scrittore molto apprezzato Oltralpe, e altri ancora.
Dal 19 ottobre al 9 novembre – per quattro martedì – PiazzaParola sarà anche al cinema, con un ciclo di pellicole ispirate ai temi chiave di questa edizione: Dominio e Imperialismo (“Lagaan, once upon a time in India” di Ashutosh Gowariker); La Solitudine (“Deux moi” di Cédric Klapisch); L’Altro, il Diverso (“Campiones” di Javier Fesser); Il Viaggio di Scoperta (“Into the wild” di Sean Penn). Tutte le proiezioni si terranno al Cinema Iride di Lugano.
Tutti gli incontri potranno essere seguiti anche in diretta streaming su edu.luganolac.ch e su facebook.com/luganolac
Ecco in dettaglio il programma dei prossimi incontri
Venerdì 22 ottobre, ore 18
SOLITUDINI ANTICHE E MODERNI CONFINAMENTI
Aurelio Musi dialoga con Ira Rubini
Improvvisamente confinati dentro le nostre quattro mura domestiche, durante il lockdown ci siamo dovuti confrontare con la solitudine. Naufraghi solitari, prigionieri dei nostri schermi, abbiamo imparato a riconoscere il valore prezioso e insostituibile della vicinanza fisica e del contatto con gli altri, che ci eravamo forse illusi di poter sostituire con fittizie relazioni virtuali.
Ma la solitudine non è solo una condizione negativa: a volte rappresenta una scelta consapevole. Beata e maledetta, la solitudine si ritrova in epistolari, in letteratura, al cinema, e persino nei social media… Ripercorreremo la storia di una condizione con cui l’animo umano da sempre si confronta, e lo faremo con uno studioso che a questo tema ha dedicato un bel libro.
Venerdì 22 ottobre, ore 18.45
IL SELVAGGIO VENERDI
Marco Aime dialoga con Ira Rubini
In “Robinson Crusoe” si parla anche dell’incontro con il diverso, personificato nel selvaggio Venerdì. Robinson è una sorta di quintessenza del nuovo spirito borghese. Molte importanti conquiste della civiltà occidentale sono figlie dello spirito di avventura e dell’antropocentrismo di cui è impregnato il racconto del marinaio Robinson, uno spirito che ha generato e alimentato per secoli il razzismo. La relazione tra il naufrago e il suo alter ego Venerdì rimanda infatti direttamente al binomio dominio-sottomissione, al cuore del rapporto di schiavitù. L’antropologo Marco Aime ci guida alla scoperta della figura iconica di Venerdì e dei tanti significati che questo personaggio incarna.
Sabato 23 ottobre, ore 10.15
INDIVIDUALISMO MITO LAICO DELL’OCCIDENTE
Paolo Pagani e Ilaria Gaspari
Personaggio universale, come Don Chisciotte, Don Giovanni e Faust, anche Robinson rappresenta l’archetipo dell’individualismo moderno: nonostante le molte avversità, Robinson ritrova sempre il senso della sua individualità cosciente e raziocinante, risolvendo da sé – by myself, come riafferma di continuo – i problemi che la difficile situazione di naufrago solitario gli presenta.
Antesignano e teorico di una nuova e radicale forma di individualismo, anche Friedrich Nietzsche è stato un inesausto viaggiatore. Il libro Nietzsche on the road di Paolo Pagani non è però una semplice biografia, ma un vero e proprio romanzo d’avventura, che insegue le tracce dell’inquieto filosofo da Naumburg a Sils Maria, da Basilea a Torino. Paolo Pagani e la filosofa Ilaria Gaspari ci conducono al cuore dell’opera e della filosofia nietzschiana, tracciandone la genesi attraverso la geografia dei luoghi che hanno propiziato ognuna delle stagioni intellettuali del più dinamitardo dei pensatori.
Sabato 23 ottobre, ore 11.15
ADDOMESTICARE LA NATURA SELVAGGIA
Emanuele Coccia dialoga con Valentina Scaglia e Claudio Visentin
Il dominio incondizionato dell’uomo sulla natura, l’utilizzo indiscriminato di ogni risorsa naturale è un paradigma alla base della vicenda narrata da Defoe. Robinson è un borghese pragmatico, un commerciante nato, che sfrutta in modo sistematico ogni risorsa della sua isola, costantemente alla ricerca di ciò che può essere, come ripete di continuo, “very useful to me”.
La pandemia ci impone con urgenza di abbandonare una visione antropocentrica e strumentale e di ripensare il nostro rapporto con la natura: il filosofo Emanuele Coccia afferma la necessità di una nuova ecologia, di una relazione reciproca fra tutti i viventi – tutti parte di una sola casa e di un’immensa famiglia.
Con Coccia dialogheranno Valentina Scaglia, giornalista e viaggiatrice. Da anni cammina attraverso le aree disabitate in Italia e nel mondo, con lunghe traversate in Islanda, Anatolia, Israele, Siberia, Canada, Bolivia. Ha collaudato itinerari inconsueti lungo le Alpi, gli Appennini e le coste marine, portando avanti i due progetti “esplorativi”: Dove il Mediterraneo è ancora selvaggio e A piedi nell’Italia del silenzio da cui è stato tratto il volume edito da Hoepli Wilderness in Italia di cui parlerà durante l’incontro e il giornalista e docente di Storia del Turismo all’Usi Claudio Visentin.
Sabato 23 ottobre, ore 14.15
FOCUS SCHWEIZ, SUISSE, SVIZRA
IL DESIDERIO DI ESOTISMO
Alex Capus dialoga con Natascha Fioretti
Alex Capus è tra gli autori di lingua tedesca più noti e amati dal grande pubblico. Diventato famoso a livello internazionale con il bestseller Leon e Louise, Alex Capus è un grande viaggiatore e ricercatore. Una questione di tempo nasce a margine di una ricerca sulla vita di Robert Louis Stevenson e si estende fino a disegnare un affresco cupo e doloroso della penetrazione coloniale europea nell’Africa centrale. Seguendo il trasporto della nave Götzen dal Mare del Nord al lago Tanganica (oggi fra Burundi, Tanzania, Zambia e Repubblica democratica del Congo), i tre protagonisti si trovano a vivere in Africa, da dominatori, gli anni terminali della Belle époque e del Primo conflitto mondiale, sforzandosi di restare umani e di sfuggire dalla logica dei dominatori. Ma scoprono che è impossibile: la struttura colonialista corrompe irrimediabilmente l’individuo e lascia un segno fortissimo in tutti coloro che vi prendono parte.
Sabato 23 ottobre, ore 16.15
FOCUS SCHWEIZ, SUISSE, SVIZRA
UN’ISOLA NELLA CAMPAGNA VODESE
Bruno Pellegrino dialoga con Yvonne Pesenti Salazar
Con Bruno Pellegrino andremo nelle campagne vodesi degli inizi del secolo scorso, per la precisione a Carrouge, dove si trova il podere di famiglia dei Roud, tra le cui mura i fratelli Gustave e Madeleine Roud trascorrono la loro intera esistenza in una quotidianità lontana da tutto e da tutti. L’autore ci racconta tanto dell’uno quanto dell’altra. Di Madeleine ci dice che non le dispiacerebbe assomigliare a un astronauta, ritaglia e mette da parte tutte le notizie sulla NASA e segue con interesse le conquiste spaziali. Prepara delle torte eccezionali ambite da tutto il vicinato ed è la spalla forte di Gustave. Lo sprona nel suo scrivere, aspetta fino a tarda ora che rientri dalle sue passeggiate durante le quali il poeta ama concedersi orge di lamponi o lunghe soste nel caffè dell’Avenue du Théatre.
Sabato 23 ottobre, ore 17.30
FOCUS SCHWEIZ, SUISSE, SVIZRA
CARTOLINE DALL’ISOLA
Andrea Fazioli e Yari Bernasconi
Che cos’è una piazza? La si può considerare un’isola all’interno del crocevia urbano?
Gli scrittori Yari Bernasconi e Andrea Fazioli hanno deciso di approfondire questa domanda, esplorando uno dei luoghi più connotati di Zurigo: Paradeplatz. I due hanno però deciso di farlo a modo loro, e cioè incontrandosi in piazza una volta al mese durante un intero anno, armati dei loro taccuini e di una poesia ogni volta diversa, scelta per l’occasione. Il risultato è un reportage letterario in dodici episodi capace di essere insieme intimo e selvaggio. Finché non arriva una guida turistica che, mentre «snocciola dettagli sulla piazza al suo gruppo di seguaci, si affretta a precisare: hier ist das Geld, è qui che stanno i soldi». Chissà cosa avrebbe pensato Daniel Defoe, che in un primo momento tentò la fortuna come uomo d’affari e fu anche tra i primi a concepire e attuare la scrittura come business, sfruttando in senso commerciale gli eventi della sua vita – le sue bancarotte, ad esempio, o quella volta che, esposto in pubblico, lo misero alla gogna.
Domenica 24 ottobre, ore 10.15
MA QUANTI SONO GLI EREDI DI ROBINSON?
Björn Larsson dialoga con Simona Sala
Il successo di Robinson Crusoe non fu solo, e da subito, immediato e strepitoso, ma anche prolifico di imitazioni. L’entusiasmo imitatorio diede ben presto vita a un nuovo genere letterario, le Robinsonaden, racconti e romanzi di avventura e di scoperta che per due secoli spopolarono in tutta Europa.
Tra gli eredi di Robinson si può annoverare anche lo scrittore svedese Björn Larsson, che nei suoi romanzi ha narrato le avventure di pirati e navigatori, raccontandoci esistenze nomadi vissute all’insegna della libertà. Da sempre combattuto tra il vivere e lo scrivere, dopo tanti viaggi tra terra e mare, lo scrittore si racconta e ci parla della sua idea di libertà.
Domenica 24 ottobre, ore 11.15
FOCUS SCHWEIZ, SUISSE, SVIZRA
L’OMBRA DELLA TRAGEDIA
Arno Camenisch dialoga con Yvonne Pesenti Salazar
Con il suo più recente lavoro, L’ombra sul villaggio, Arno Camenisch ci riporta a Tavanasa nei Grigioni, il suo luogo d’infanzia: il libro più intimo e personale che lo scrittore ha prodotto fino ad oggi, in cui racconta della morte di suo padre, della perdita di una donna che amava, del suicidio di suo zio. Scrive anche del divorzio dei suoi genitori, che per l’epoca fu uno scandalo nel villaggio. L’ombra ha un doppio significato: indica la penombra in cui si trova il villaggio per tre mesi all’anno in inverno, quando il sole non arriva in valle, e allude al contempo a un incidente – che scosse l’intero villaggio e non è mai stato dimenticato – accaduto poco prima che Camenisch venisse al mondo.
Domenica 24 ottobre, ore 16.15
FOCUS SCHWEIZ, SUISSE, SVIZRA
MANIFESTO INCERTO PER IL XXI SECOLO
Frédéric Pajak dialoga con Sebastiano Marvin
Lo scrittore, nato nell’Île-de-France nel 1955, di nazionalità francese e svizzera, nel suo romanzo grafico Manifeste incertain, capolavoro che gli è valso il Gran Premio svizzero di letteratura, spazia dal memoir alla biografia, dal saggio fino al racconto per immagini. La sua storia inizia dall’infanzia nella Strasburgo del dopoguerra con la nonna Poulette per poi mescolarsi a quella del sognatore Walter Benjamin e di altri esuli, come Joyce o Beckett. Dal malessere di Benjamin alla poetica della disperazione di Isidore Ducasse passando per la follia di Vincent van Gogh, l’autore manifesta tutte le sfumature della malinconia, senza tralasciare la propria.
CHIUSURA DEL FESTIVAL
Domenica 24 ottobre, ore 17.30
ISOLE DI CULTURA PER SALVARCI DAI NAUFRAGI QUOTIDIANI
Gilles Marchand e Dario Olivero in dialogo con Roberto Antonini e Natascha Fioretti
Uno studio dell’Università di Zurigo sulla qualità dei media conferma la crisi del giornalismo culturale. La difficoltà economica del settore è stata accentuata dalla pandemia e si è sommata alla concentrazione delle testate, portando a un accorpamento delle redazioni, con tagli alle risorse e ai programmi. Sono diminuiti gli spazi per la cultura, e diminuisce la qualità. Dove va, dunque, il giornalismo culturale? E quale ruolo riveste la cultura nella programmazione di servizio pubblico? Privandoci di manifestazioni, concerti e spettacoli, la pandemia ci ha tuttavia ampiamente dimostrato quale sia l’importanza delle pagine culturali dei quotidiani e delle trasmissioni a carattere culturale – le isole di cultura che ci salvano dai naufragi quotidiani.
PIAZZAPAROLA
Robinson. Geografie della solitudine
Lugano – LAC, dal 20 al 24 ottobre
PiazzaParola, alla riscoperta dei classici
PiazzaParola è una manifestazione fondata dalla Società Dante Alighieri della Svizzera italiana e curata da Yvonne Pesenti Salazar e Natascha Fioretti con il duplice obiettivo di promuovere la lettura attraverso l’incontro con scrittori, poeti e saggisti, e di contribuire alla conoscenza e alla diffusione delle quattro letterature svizzere. La vocazione del festival supera però i confini nazionali, grazie al partenariato con Parolario, la kermesse dedicata ai libri che si tiene ogni anno a Como.
Dopo aver esplorato le opere di giganti del passato quali Omero, Dante, Boccaccio e Ovidio, PiazzaParola ha avviato dal 2016 un ciclo di riscoperta dei classici, ponendo al centro della manifestazione alcuni personaggi archetipici della letteratura, divenuti miti fondanti della cultura occidentale. Il 2016 è stato l’anno di Don Chisciotte, il 2017 quello del dissoluto Don Giovanni. Nel 2018 la magnetica e inquieta protagonista è stata Madame Bovary. Nel 2019, Frankenstein.
PRENOTAZIONI
Gli incontri sono gratuiti e soggetti a prenotazione obbligatoria da effettuare online sul sito www.luganolac.ch o presso la biglietteria del LAC, raggiungibile anche telefonicamente al +41(0)58 866 4222.
Gli incontri di mercoledì 20 (apertura del festival) e venerdì 22 ottobre, alle ore 18:00 e 18:45, e quelli di sabato 23 e domenica 24 ottobre, alle ore 10:15 e 11:45, sono stati accorpati in un’unica prenotazione.
Nel rispetto delle disposizioni attualmente vigenti, l’accesso agli incontri di PiazzaParola è consentito esclusivamente a chi (> 16 anni) è in possesso di un certificato COVID che verrà controllato all’entrata con un documento di identità. All’interno degli spazi pubblici e per tutta la durata dell’incontro vige l’obbligo di indossare la mascherina (> dai 12 anni).
- Per ulteriori dettagli sulla prenotazione e maggiori informazioni sul piano di protezione si consiglia di consultare il sito luganolac.ch/piazzaparola
- Gli incontri saranno anche trasmessi in diretta streaming sul sito e sui canali social del LAC.
- Biglietteria LAC
- Piazza Bernardino Luini 6
- CH–6901 Lugano
- Orari d’apertura:
- Ma–Ve: 11:00–18:00
Sa–Do: 10:00–18:00