SPERIMENTAZIONE ANIMALE. L’OIPA DIFFONDE L’INZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI SAVE CRUELTY-FREE COSMETICS PER UN’EUROPA LIBERA DALLA CRUDELTÀ

SPERIMENTAZIONE ANIMALE. L’OIPA DIFFONDE L’INZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI SAVE CRUELTY-FREE COSMETICS PER UN’EUROPA LIBERA DALLA CRUDELTÀ

 

Il divieto totale di sperimentazione animale per i cosmetici è stato introdotto nell’Unione Europea nel 2013 ma ancora oggi, a causa di una mancata armonizzazione tra il Regolamento europeo sui prodotti cosmetici e quello sulle sostanze chimiche Reach dell’Ue, all’Agenzia europea per le sostanze chimiche è ancora consentito, in determinate circostanze, richiedere dati basati sulla sperimentazione animale anche per gli ingredienti cosmetici

 

 

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) lancia nei suoi canali l’iniziativa dei cittadini europei Save cruelty-free cosmetics per porre fine una volta per tutte alla sperimentazione animale in Europa, rafforzando sia il divieto ai test cosmetici sia contrastando i test per le sostanze chimiche che prevedono l’uso di animali. Serve un milione di firme entro il 31 agosto 2022.

Il divieto di sperimentazione animale per i cosmetici è stato introdotto nell’Unione Europea nel 2013 ma ancora oggi, a causa di una mancata armonizzazione tra il Regolamento europeo sui prodotti cosmetici e quello sulle sostanze chimiche Reach dell’Ue, all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) è ancora consentito, in determinate circostanze, richiedere dati basati sulla sperimentazione animale anche per gli ingredienti cosmetici. La raccolta di firme chiede quindi alla Commissione Europea di modificare il regolamento dell’UE sulle sostanze chimiche consolidando il divieto attraverso una seria proposta legislativa che garantisca un approccio etico basato sulla valutazione e l’impiego di metodi alternativi alla sperimentazione animale.

«Il Regolamento Reach stabilisce che qualunque sostanza chimica con la quale l’uomo può venire in contatto debba essere testata sugli animali, qualora non siano disponibili metodi sostitutivi. Questo significa che è possibile il ricorso a escamotage da parte delle aziende per continuare a sperimentare su animali anche sostanze che poi rientreranno nell’industria della cosmesi», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «L’iniziativa europea che sosteniamo è volta a superare questa contraddizione tra Regolamenti. È ora di superare i test crudeli e arcaici praticati sugli animali, inaugurando finalmente una nuova era in cui la scienza non faccia più ricorso alla sperimentazione in vivo».

Leggi, firma e diffondi la petizione pubblicata nel sito dell’Unione Europea

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