Napoli: al Vomero le luminarie che non piacciono

Napoli: al Vomero le luminarie che non piacciono

Nulla a che vedere con le “luci d’autore” installate anni addietro

            Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, interviene sulle vicende legate alle luminarie installate, già a partire dalle fine del mese di settembre, in numerose strade anche della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, che hanno fatto storcere il naso a molte persone, come si evince anche dai commenti rilasciati al riguardo anche sulle pagine social. Segnatamente  le critiche riguardano le luminarie poste nelle isole pedonali di via Scarlatti e di via Luca Giordano, ritenute del tutto inadatte all’importanza, anche storica e architettonica, dei tratti stradali in questione, dove peraltro, diversi filari risultano legati con corde ai rami delle alberature stradali, cosa che nel regolamento per il verde urbano di molte città, regolamento che purtroppo a Napoli non è stato ancora varato,  è assolutamente vietata

            ” Il problema – esordisce Capodanno -, non è tanto e solo legato al notevole anticipo con il quale sono comparse le luminarie, installate a cura e spese della Camera di commercio di Napoli, pure ricordando episodi che già si sono verificati al Vomero, come il crollo di alcune luminarie avvenuto  nel gennaio del 2020 in via Bernini, presumibilmente a ragione di avverse condizioni climatiche ma anche per il fatto che le luminarie erano rimaste in sito per troppo tempo, ma principalmente al fatto che tali luminarie a molte persone non sono risultate affatto gradite ”

 

            ” Tra l’altro – puntualizza Capodanno –  le luminarie installate quest’anno non hanno nulla a che vedere con le cosiddette “luci d’artista”, presenti in altre città e, negli anni scorsi, anche in alcuni quartieri di Napoli. In molte persone anziane invece riportano la mente ai ricordi delle vecchie luminarie che si installavano a Napoli durante le feste della Piedigrotta, svoltesi nel capoluogo partenopeo fino agli inizi degli anni ’80 “.

 

            ” In particolare – ricorda Capodanno -,  in occasione delle festività natalizie del 2014, con la collaborazione dei commercianti, strade e piazze del Vomero furono illuminate con quelle che vennero denominate le “luci d’autore”, progettate sulla scorta di disegni realizzati e donati dagli artisti Riccardo Dalisi e Carlo Fermariello e realizzate da maestranze campane con speciali impianti a risparmio energetico. In particolare l’opera di Dalisi fu incentrate su alcune maschere mentre quella di Fermariello fu imperniata sul principio di causa ed effetto. Tali installazioni destarono all’epoca notevole interesse, costituendo peraltro una notevole attrattiva e contribuendo al notevole flusso, anche di turisti, che si registrò al Vomero quell’anno, durante il periodo natalizio “.

 

                “E’ auspicabile – sottolinea Capodanno –  che nei prossimi giorni non solo si cerchi di porre rimedio all’attuale situazione ma anche che venga varato un programma di eventi da realizzare nel corso dell’intero periodo delle festività natalizie al fine di venire incontro, in maniera concreta, alle esigenze di un settore, quello del terziario commerciale, in forte difficoltà, aggravata dalla lunga pandemia, con la presenza, in poco più di due chilometri quadrati, di circa 1.600 esercizi a posto fisso, alcuni dei quali della grande distribuzione. Un settore che non solo garantisce possibilità occupazionali a migliaia di persone, tra operatori e addetti, considerando anche l’indotto, ma costituisce anche un potenziale attrattore  per turisti e acquirenti provenienti da tutta la Campania ma pure dal resto dell’Italia e dai paesi esteri

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