Istruzione, Giornata Mondiale degli Insegnanti

Istruzione, Giornata Mondiale degli Insegnanti

Competenze, strategie e metodi innovativi per essere ottimi insegnanti nella scuola del futuro

“L’insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l’insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il Paese di domani”. Così recita una frase emblematica di Piero Angela che pone l’accento sul riconoscimento del ruolo dei docenti i quali non solo hanno il compito fondamentale di insegnare, ma anche di traghettare al domani le nuove generazioni.

 

Il 5 ottobre si celebra la 27ª Giornata Mondiale degli Insegnanti, istituita dall’UNESCO nel 1994 per riconoscere la centralità della figura dei docenti nel percorso di formazione, educazione e guida dei giovani. Il tema scelto per quest’anno è “Teachers at the heart of education recovery” e sottolinea la funzione chiave rivestita dagli insegnanti, vero motore della ripartenza nel nostro Paese e a livello globale.

 

Se nel 2020 è stata la corsa verso l’innovazione e la digitalizzazione della didattica a farla da padrona, negli ultimi mesi l’attenzione si è spostata sulla figura dell’insegnante e sulla necessità di rafforzarne il ruolo e riaffermarne la centralità per favorire la nascita di un sistema di istruzione più resiliente.

 

“Oggi più che mai gli insegnanti ricoprono un ruolo fondamentale, un ruolo volto ad accompagnare ciascun alunno all’interno di un percorso di crescita e di formazione dell’individuo. L’istruzione è il passaporto per un futuro libero e civile e i docenti ne sono i garanti, per questo è doveroso celebrarli e riconoscerne il valore all’interno della nostra società”, ha commentato Felix Ohswald, co-founder e CEO di GoStudent, scale-up leader nel settore dell’apprendimento online, da poco approdata anche in Italia, che vanta un network di oltre 21.000 studenti e 7.500 insegnanti e che dal 2016 porta avanti l’ambiziosa missione di dare vita alla scuola globale n°1 al mondo.

“L’emergenza sanitaria ha rivoluzionato il mondo della didattica dalle fondamenta, imponendo agli insegnanti sfide non semplici da affrontare, ma al contempo ci sta dando anche l’opportunità, unica e inestimabile, di poter riscrivere il futuro dell’istruzione. Affinchè una nuova era abbia inizio, è necessario che gli insegnanti coltivino nuove competenze e superino i tradizionali metodi di insegnamento, orientandosi verso una didattica innovativa e più coinvolgente che incentivi la partecipazione diretta degli studenti”.

 

Ai docenti non si chiede solo di trasmettere nozioni e conoscenze, ma di essere figure educative a 360°, capaci di entrare in sintonia, suscitare entusiasmo e comprendere i bisogni individuali dei propri allievi che si affacciano per la prima volta sul proscenio della vita.

 

Ma quali sono le caratteristiche che fanno di un insegnante un “buon insegnante”? Quali sono le skills più richieste oggigiorno? Quali strategie possono essere messe in atto dai docenti per stare al passo coi tempi?

 

GoStudent, in collaborazione con alcuni dei suoi migliori insegnanti, ha stilato un breve vademecum per aiutare tutti i docenti a navigare sull’onda del cambiamento:

 

 

●        L’entusiasmo è contagioso, come la noia. Provare passione per l’insegnamento, trasmettere entusiasmo mentre si spiega e avere un atteggiamento empatico sono tre pilastri fondamentali per essere un buon insegnante.

 

●     Aggiornarsi, leggere, studiare, mettersi in discussione ed essere aperti al confronto coi colleghi e con i propri alunni. Abbracciare un percorso di lifelong learning è l’unica via per poter svolgere nel migliore dei modi la professione di docente.

 

●     L’autoriflessione può offrire agli insegnanti un’opportunità critica per analizzare e valutare le proprie pratiche di insegnamento e concentrarsi sulle metodologie più efficaci. I bravi insegnanti riconoscono il fatto che le proprie strategie di insegnamento possano sempre essere migliorate.

 

●     Educare significa tirare fuori il meglio da ciascun alunno. Instaurare un rapporto di fiducia con i propri allievi e farsi promotori di un clima sereno e di ascolto attivo in classe, sia essa fisica o virtuale, è una conditio sine qua non affinchè ciascuno possa raggiungere il più alto livello di successo formativo possibile.

 

●     Favorire una didattica inclusiva che tenga conto delle esigenze dei singoli allievi e dei loro specifici bisogni educativi, così che ogni studente sia messo nelle condizioni ottimali per scoprire, valorizzare ed esprimere al massimo il proprio potenziale.

 

●     Promuovere il problem-finding. Invece di proporre soluzioni, gli insegnanti dovrebbero aiutare gli studenti a guardare il mondo attraverso una lente critica e identificare problematiche e bisogni finora latenti. Usando questa strategia, gli insegnanti danno ai propri studenti l’opportunità di pensare in modo critico, porre domande, trovare problemi ed elaborare approcci creativi per risolverli.

 

●     Stimolare gli studenti con domande aperte che non prevedono “risposte da manuale”. Questo tipo di domande offrono un ottimo spunto di conversazione, favoriscono lo scambio di nuove idee e punti di vista e contribuiscono a creare un clima di forte collaborazione.

 

●     La lezione perfetta è quella costruita insieme ai propri alunni. È un dialogo, non un monologo. Rendere gli alunni protagonisti del proprio percorso educativo coinvolgendoli nella creazione della lezione è un modo per stimolarne la partecipazione attiva in classe e rendere l’apprendimento più efficace.

 

●        Innovarsi continuamente e non aver paura di sperimentare nuove strategie di insegnamento che possano contribuire a rendere le lezioni più dinamiche e coinvolgenti. Privilegiare attività pratiche e di gruppo, orientarsi verso un modello ibrido offline e online, utilizzare contenuti multimediali, quali video, immagini e grafici, coinvolgere imprenditori ed esperti esterni al sistema scolastico e farli intervenire durante le lezioni, sperimentare nuove metodologie, come la didattica capovolta o “flipped learning”, fare ricorso alle tecnologie e promuovere l’uso di e-learning, AI, VR e gamification. Introdurre nuovi elementi durante le lezioni può stimolare gli studenti e aiutarli a comprendere e assimilare meglio.

 

●     Infine, l’ultima e forse la più importante delle regole d’oro del buon docente è quella di non perdere mai di vista il significato originario del termine insegnare e il suo valore etimologico. Dal latino “insignare”, che vuol dire segnare, imprimere – insegnare significa “segnare” la mente dello studente, lasciando impresso un metodo di approccio alla realtà, che va ben oltre lo studio o la trasmissione del sapere fine a se stesso. Un bravo insegnante deve essere prima di tutto un “maestro di vita”.

 

FINE

 

GoStudent:

 

GoStudent è una piattaforma di apprendimento online e il futuro delle lezioni private. La società EdTech è stata fondata a Vienna nel 2016 da Felix Ohswald (CEO) e Gregor Müller (COO) e opera in 22 mercati.

GoStudent offre video-lezioni individuali per oltre 20 materie a studenti di ogni età e livello, dalle elementari all’università.

La scale-up impiega attualmente più di 900 dipendenti, distribuiti in 18 sedi, e può vantare un network di oltre 21.000 studenti e 7.500 tutor internazionali. Oltre 450.000 sessioni vengono prenotate ogni mese con GoStudent.

Ad oggi, l’azienda ha ricevuto finanziamenti per 291 milioni di euro da investitori internazionali quali Speedinvest, Left Lane Capital, DN Capital, Coatue e DST Global.

Per saperne di più visitare: www.gostudent.org/it

 

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