Teatro Arena del Sole | è tutto qui di Febo Del Zozzo | 5-22 ottobre 2021

è tutto qui

di Febo Del Zozzo

 

Teatro Arena del Sole

5-22 ottobre 2021

Febo Del Zozzo, è tutto qui (2021). Installazione al MAMbo © LAMINARIE
Dal 5 al 22 ottobre il foyer del Teatro Arena del Sole accoglie è tutto qui, dispositivo scenico dello spettacolo Invettiva Inopportuna di Febo Del Zozzo/LAMINARIE, precedentemente esposto al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.

L’esposizione è la seconda tappa di un percorso pensato per creare una relazione tra tre istituzioni culturali della città di Bologna e la nuova produzione della compagnia: un unico progetto, sebbene dislocato su più sedi, che culminerà nel debutto dello spettacolo a DOM la cupola del Pilastro martedì 26 ottobre, dove il dispositivo farà ritorno come prologo alla rappresentazione teatrale. è tutto qui è parte integrante di Invettiva inopportuna di Febo Del Zozzo, spettacolo prodotto da LAMINARIE e coprodotto da ERT / Teatro Nazionale, ideato diretto e intrepretato dallo stesso autore con la drammaturgia di Bruna Gambarelli, un testo poetico inedito di Matteo Marchesini e la collaborazione di Matteo Braschi, Riccardo Uguzzoni, Perla Degli Esposti, Marcella Loconte. Lo spettacolo sarà replicato il 28 e 30 ottobre e il 3, 5 e 7 novembre.

è tutto qui (2021) è un’installazione caratterizzata da una scritta luminosa, Il teatro valorizza gli imprevisti, montata su una struttura di metallo che consiste in un anello rotante azionato mediante un motore elettrico a varie velocità e controllato a distanza. Il meccanismo si propone di alterare la percezione visiva delle lettere luminose che compongono la frase, allo scopo di impedirne la lettura. L’opera suscita una sorta di sospensione del pensiero, permettendo all’osservatore di entrare in una dimensione più giocosa e ipnotica. Allo stesso modo, sottolinea la sfida che soggiace, implicitamente, nel fare teatro.

Una riflessione di Claudio Meldolesi, scelta da Del Zozzo per mettere in evidenza il suo pensiero, riassume il senso di questa visione: il teatro è la valorizzazione dell’imprevisto, con in più un po’ di scaltrezza. Tanta scaltrezza, altrimenti l’attore non sarebbe capace di richiamo. Ma anzitutto la sincerità, la volontà di andare oltre ogni sfera delimitata: di esserci come umanità oltre le dimensioni del tragico e dello stesso piacere del riso (intervento in occasione della presentazione del libro “Tragedia e fiaba. Il teatro di Laminarie 1994- 2008” presso La Soffitta – Università di Bologna, nell’ambito di “Il teatro dei libri”, maggio 2008).

L’opera è accompagnata da un catalogo con testi di Lorenzo Balbi, Valter Malosti, Renzo Francabandera, Giancarlo Gaeta, Gerardo Guccini, Simone Menegoi e Fabiola Naldi.

 

 

CREDITI

 

è tutto qui

Dispositivo scenico di Febo Del Zozzo

Progettazione tecnica e costruzione: Matteo Braschi

Realizzazione struttura portante: Giovanni Rivi

Stampa 3D: Stefano Breviglieri – Pantheon

Cura: Marcella Loconte, Bruna Gambarelli

Produzione: LAMINARIE

In collaborazione con:
Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ed ERT / Teatro Nazionale

Anno 2021

 

Invettiva inopportuna

Spettacolo di e con Febo Del Zozzo

Regia, ideazione scene, luci e audio: Febo Del Zozzo

Drammaturgia: Bruna Gambarelli

Testi: Matteo Marchesini

Consulenza tecnica: Matteo Braschi

Tecnico: Riccardo Uguzzoni

Assistente di produzione: Perla Degli Esposti

Cura e organizzazione: Marcella Loconte

Produzione: LAMINARIE

In co-produzione: ERT / Teatro Nazionale

Con il contributo di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna

Anno 2021

 

BIOGRAFIE

 

Febo Del Zozzo/LAMINARIE

Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1990.

Dal 1989 al 1996 partecipa in qualità di attore protagonista a diverse produzioni teatrali della Socìetas Raffaello Sanzio quali: Gilgamesh, Iside e Osiride, Haura Mazda, Orestea, Lucifero, Amleto, Masoch. Negli stessi anni collabora alla costruzione di alcune scenografie e alla realizzazione di altri progetti della Socìetas quali il film Brentano e la Festa Plebea.

Dal 1994 è regista e direttore artistico della compagnia Laminarie fondata a Cesena nello stesso anno, che ha sede a Bologna dal 1996. Il principale obiettivo della compagnia verte sull’investigazione di linguaggi originari del teatro contemporaneo, con aperture verso le arti visive, la letteratura e il pensiero critico del Novecento. Nel suo percorso, Laminarie dedica una parte della propria attività alla ricerca teatrale rivolta all’infanzia, che ha sempre avuto, fin dalle origini, un ruolo centrale nella poetica della compagnia. L’approccio multidisciplinare della compagnia si manifesta sia nell’intreccio di modalità espressive, sia nello sviluppo di progetti in grado di incontrare ambiti, contesti, pubblici differenti. Con Laminarie Febo Del Zozzo ha realizzato più di 50 progetti artistici e ha curato la regia di 26 produzioni teatrali. Ha inoltre realizzato progetti internazionali e pluriennali, quali Ne Tako Nego Ovako, Bosnia, 1994-1999; Jackson Pollok, New York, 2006-2008; Lontanovicino, Giappone, 2007-2010; Brancusi, a journey across Europe, 2012-2013; Ecuba, porti e periferie del Mediterraneo, 2015-2017.

 

LAMINARIE

Fondata nel 1994 da Febo Del Zozzo e Bruna Gambarelli, ha sede a Bologna, dove cura DOM la cupola del Pilastro, contesto teatrale realizzato nel 2009 in convenzione con il Comune di Bologna.

La ricerca di Laminarie si è posta fin dalle sue origini in relazione con linguaggi artistici quali le arti visive, l’architettura, il cinema, la letteratura, approccio che si manifesta sia nell’espressione teatrale – con atti performativi e spettacoli che producono un linguaggio scenico originale, declinato anche in una relazione con l’infanzia – sia nello sviluppo di percorsi in grado di intrecciare pubblici differenti. Impegnata anche nella produzione di opere di videoarte, la compagnia realizza dialoghi culturali con diverse realtà europee sviluppando i propri progetti su un piano internazionale.

DOM la cupola del Pilastro è uno spazio dedicato alle arti contemporanee nel quartiere periferico Pilastro, contesto urbano caratterizzato da una complessa e interessante convivenza interetnica. Dalla sua apertura (2009) ospita attività culturali intrecciando esperienze provenienti da diversi ambiti artistici di valore nazionale, internazionale rivolte a un pubblico eterogeneo. Nel 2012 riceve il premio speciale UBU con la seguente motivazione: “Dom di LAMINARIE, spazio che lavora sui confini tra produzione in residenza e ospitalità, tra città e periferia, tra migrazione e memoria, tra infanzia e età adulta ricerca teatrale e ascolto dell’ambiente circostante al quartiere Pilastro di Bologna.”

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