SCUOLA: CROLLA REPUTAZIONE DI QUELLA ITALIANA E, NONOSTANTE GREEN PASS, SI FA AVANTI SPETTRO DAD.
FANALINO DI CODA IN EUROPA: -8.52% RISPETTO ALLA MEDIA UE
Il caos sulle mancate assegnazioni delle supplenze, corona anni di molte difficoltà. Bene il Green Pass ma forse non eviterà la DAD
Secondo l’analisi di Zwan, svolta attraverso l’algoritmo ReputationRating, il crollo reputazionale è principalmente dovuto ai difetti che già affliggono il sistema da diversi anni: aule troppo piene, carenza di personale, caos organizzativi, strutture non idonee. Il tutto, accentuato dal recente caos sulle supplenze e dai forti dibattiti legati all’obbligatorietà del Green Pass, che però incide positivamente su diversi asset. Ad essere impattati, difatti, risultano specifici Driver reputazionali come le Performance Finanziarie, il Servizio erogato e la Workplace & Governance. A percepirlo sono soprattutto Cittadini, Istituzioni e Società.
Ad oggi, la reputazione della scuola italiana è fanalino di coda in Europa, sotto la media di 8,52 punti percentuali. Se analizziamo la reputazione del sistema Scuola a confronto. Con la situazione pre-pandemica (febbraio 2020), notiamo addirittura un decremento del 15,9.
Questo è quanto emerge dalla nuova analisi realizzata da Zwan, azienda specializzata in corporate reputation, attraverso ReputationRating, l’unico motore di ricerca e comparazione di Brand basato su un algoritmo che offre una valutazione completa, tangibile, affidabile e imparziale della Reputazione di Paesi e Organizzazioni; l’algoritmo “Reputation Rating” pesa e misura le dimensioni della reputazione, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain.
La ricerca
Andando ad analizzare più nel dettaglio la situazione reputazionale del sistema scuola rilevata dal ReputationRating, notiamo che ad essere maggiormente impattati, rispetto alla media europea, sono i Driver della Performance Finanziarie (-5.23%), a causa delle evidenti carenze di fondi e di risorse, che hanno portato ad una non ottimale gestione dell’emergenza, in particolare nel recente fallimento sulle assegnazioni annuali delle supplenze; e del Servizio erogato (-7.98%), con tutte le polemiche e gli evidenti limiti della DAD, soprattutto in termini di disuguaglianza tecnologia che ha fatto emergere nel territorio nazionale, e della disomogeneità sulla presa di posizione in merito all’obbligatorietà del Green Pass.
Rileviamo anche un decremento della Workplace & Governance (-6.52%) rispetto alla media Europea, causato fondamentalmente dai già noti problemi organizzativi – tra i quali spicca il tema del sovrannumero di alunni nelle aule, in netto contrasto con le regole relative al distanziamento sociale.
Le recentissime linee guida per il cosiddetto Piano Scuola, emanate dal Ministero e rinnovate alla luce dell’introduzione dell’obbligo di Green Pass per il personale scolastico, portano alla luce la complessità della sua attuazione, in un sistema dove i centri di responsabilità sono spesso poco definiti e disomogenei lungo lo Stivale. Le preesistenti problematiche relative alla carenza di personale, stanno venendo sempre più alla luce, e rallentano questa riapertura che – stando alle regole emanate – richiede fermi controlli e organizzazioni ferree per il tracciamento.
Tra i principali Paesi europei Spagna e Francia non hanno ancora imposto la vaccinazione o l’obbligatorietà di Green Pass per il personale scolastico. Di contro, diversi länder tedeschi stanno richiedendo sia al personale scolastico che agli studenti non vaccinati di presentare ogni due settimane l’esito di un test anti-Covid negativo al fine di accedere agli edifici.
“Se da un lato si misura questo crollo della reputazione rispetto alla media europea, constatiamo una correlazione positiva tra la stretta sui vaccini e l’aumento reputazionale nei confronti del sistema Scuola. I cittadini, difatti, sembrano percepire positivamente la presa di posizione per un rientro a scuola più sicuro. È grazie all’abnegazione e la disponibilità del personale docenti, inoltre, che gli studenti non accusano completamente di tutte le problematiche in corso. È incredibile come – a due anni dall’inizio della pandemia – si siano trovati rapidamente protocolli per la continuità di tante attività di interesse minore, mentre ancora poco si è fatto per un pilastro come il diritto all’istruzione, vedendo ridurre all’ultimo secondo le decisioni sull’argomento”, commenta così Davide Ippolito, cofondatore di Zwan e ReputationRating.
Parlando di Stakeholder, è la reputazione nei confronti dei Cittadini ad essere la più carente rispetto alla media europea (-4.72%), come rilevato dalla Sentiment Analysis in rete degli utenti, che tra blog post, Social e Forum ha registrato un Sentiment pressoché negativo attorno alle principali keyword e notizie del settore.
In vero, la recente introduzione dell’obbligo di Green pass del personale, sembra iniziare ad invertire questa tendenza, con un supporto pressoché totale della popolazione, nonostante le resistenze di una buona fetta di personale e relativi scioperi indetti in tal senso.
Ancora, Istituzioni nazionali e Società sono tra gli altri Stakeholder a registrare un crollo reputazionale (-6.22% in media): lo specchio di un sistema messo a dura prova, e che da troppi anni ha necessità di riforme e investimenti.
Joe Casini, cofondatore di Zwan e ReputationRating, commenta: “La deriva di deprivazione culturale sta crescendo a causa del Covid e a pagare sono sempre i più fragili: a confermarlo arrivano i recenti dati sulla dispersione scolastica, in Italia al 13,1%, rispetto ad una media europea del 9,9% – (Fonti Eurostat). Tale evento non ha fatto altro che mettere tutto il comparto scolastico di fronte ad una realtà che si conosceva da tempo. Sono necessari investimenti e riforme per adattare il sistema educativo alla nuova complessità del mondo moderno, il quale deve essere formato per essere più capace di affrontare le complesse sfide del prossimo futuro.”
L’obiettivo della ricerca ReputationRating è proprio quello di verificare l’effettiva ripercussione di tali eventi sulla Reputazione e l’immagine del sistema scolastico in Italia.
L’algoritmo del Reputation Rating, pesa e misura le dimensioni della reputazione, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain.
Nel dettaglio, è stata svolta un’analisi di:
- media intelligence, dove l’algoritmo ha raccolto e confrontato il Sentiment e i contenuti dei commenti delle principali testate nazionali, come Il Post, Il Sole24Ore, La Stampa, Corriere della Sera, La Repubblica, Il Mattino, AdnKronos, Il Fatto Quotidiano, Ansa, Libero, Il Tempo, Il Giornale e molti altri.
- Web Reputation analysis, con una rilevazione generale del sentiment online degli utenti in rete in Italia, analizzando con l’algoritmo parole chiave e topic come #Scuola #Bianchi #Tamponi #GreenPassObbligatorio #mascherina #Dad #supplenze #docenti #MIUR #RiaperturaScuole #GreenPassScuola e tutte le keyword collegate ai principali temi ed eventi del settore.
Questa attività, negli ultimi due mesi, ha prodotto circa 1.472.000 risultati, che sono stati processati dall’algoritmo del ReputationRating.
I risultati sono stati ponderati in base alla copertura stimata del pubblico (misurata in impression e copertura totale) e alla media giornaliera dei visitatori utilizzando Alexa.
Per quanto concerne l’incidenza sulla Reputazione, questa viene calcolata suddividendo la Reputazione in 10 asset reputazionali, secondo la metodologia del ReputationRating, che permette di studiare i diversi aspetti e interlocutori di un concetto così vasto ed eterogeneo come la Reputazione: i Driver, ovvero Prodotti e Servizi (in questo caso, il Servizio d’istruzione erogato in ogni suo aspetto), Leadership, CSR, Governance, Performance, e gli Stakeholder, ovvero Cittadini, Investitori, Ministri e Politici, Istituzioni e Società, Fornitori.