Discorso immaginario di un politico incosciente

Discorso immaginario di un politico incosciente
Importante è fare le cose un po’ alla volta. L’abitudine fa sì che un’anomalia diventi normalità agli occhi di molti. Bisogna che la gente entri nell’ordine d’idee che tutto si può fare per il bene di tutti. Così, se ventiliamo l’idea che con coloro che non vogliono vaccinarsi, si può fare come faceva, ad esempio, don Amort con gli indemoniati, se cominciano dibattiti infiniti in tv e sui giornali, se la gente ne parla e ne riparla, se s’insiste nel dire e ridire che ricorrere alla forza, è per il bene di tutti, ma soprattutto nell’interesse dell’indemoniato, pardon, del no vax, il gioco è fatto. La gente finirà per convincersi che in fondo si può fare, che è cosa normale, cosa giusta. E’ per il bene di tutti, per il bene di tutti. Che cosa faceva don Amort? Fu lui a raccontarlo. Spesso, in una sagrestia di una chiesa un po’ isolata, aiutato da uomini che tenevano ben fermo su un lettino l’indemoniato che urlava come un dannato, lui, l’esorcista, recitava preghiere, spargeva acqua santa, bruciava incenso. Per il prete, per gli uomini che lo aiutavano, per tante religiose persone era giusto, si poteva fare. Era per il bene della chiesa e soprattutto per il bene dell’indemoniato. Vaccinare ricorrendo alla forza? Piano piano si può fare. E’ per il bene di tutti, per il bene di tutti.
Renato Pierri

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

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