ASSOCIAZIONE BENE COMUNE CALABRIA. FEMMINICIDI: “MANO VIOLENTA O DISPERATA? QUANDO IL SAPERE E’ DONNA”.
Solo Lei sa, soltanto Lei è in grado di riconoscere la violenza o la disperazione in quella mano, e agire prima che si alzi contro di Lei.
Da un lato, uomini violenti, maltrattanti, killer spietati, con problemi di tipo psicopatologico o di organizzazione della personalità; dall’altra parte, invece, uomini disperati, che fino a ieri erano bravi mariti, bravi padri, cittadini modello, onesti lavoratori, ma che oggi si scoprono improvvisamente assassini, forse perché si sono ritrovati davanti a donne infedeli, portatrici di disordine, donne che esasperano, donne che non rispettano le aspettative sociali, che si sottraggono alle proprie responsabilità di mogli e di madri, non curanti del proprio compagno e dei propri figli, donne viziate anziché virtuose.
Ed è proprio qui, all’origine di questa distinzione, che entra in gioco il ruolo della donna, che deve necessariamente contraddistinguersi per quel “saper riconoscere”.
Nel primo caso, deve essere donna denunciatrice, guerriera, combattiva contro i soprusi perpetrati dall’uomo violento nei suoi confronti; nel secondo caso, deve diventare donna soccorritrice dell’uomo che le sta accanto, la sua migliore alleata, sostenendolo e incoraggiandolo nel percorso di vita insieme, affinchè non cada mai nella voragine della disperazione; la donna dev’essere collante della propria famiglia, nella consapevolezza che “essere al suo fedele servizio” la rende libera, non schiava.
E’ proprio quel sapere l’ancora di salvezza, di Lei e del suo Uomo.
Avv. Filomena Falsetta
(Presidente “Associazione Bene Comune Calabria”)