Scomparsa nuovamente la begonia di Domenico Santoro
Nella tarda serata di giovedì 9 settembre il candidato sindaco Domenico Santoro ha purtroppo constatato, per la seconda volta, la scomparsa della begonia piantata a inizio agosto, in occasione della presentazione del simbolo della propria lista.
La stessa, piantata in zona Santa Caterina a Massafra, rappresenta il logo del progetto politico avviato dal noto commercialista perchè riprende proprio l’immagine e le caratteristiche della pianta in termini di valori, quali la forza e la resilienza.
“Mi rammarica – ha affermato Domenico Santoro – notare che in un momento in cui si tende particolarmente a mostrare le bellezze della città, non si apprezzi il mio voler rendere gradevole una zona lasciata a se stessa poiché prossima a diventare una zona di cemento”.
L’area in cui è stata piantata la begonia, per via del Pug presentato dall’attuale amministrazione è stata trasformata e resa edificabile, a discapito dei massafresi e a vantaggio di pochi. Anziché creare un parco per la comunità, approfittando del suggestivo panorama che si affaccia sul mar Ionio, qui saranno costruiti numerosi palazzi.
“Evidentemente questi gesti intimidatori vogliono lanciare un messaggio, che tuttavia non arriva, perché in questo percorso che ho intrapreso il mio obiettivo è Massafra e i miei concittadini. Per loro continuerò a lavorare come sto facendo, senza preoccuparmi di questi ritorsioni e come per il primo caso, anche in questa occasione ripianterò presto una nuova begonia”.
Tra le attività portate avanti da Santoro in questo periodo ci sono le sue “Pillole” mini reportage pubblicati sulla pagina Facebook “Domenico Santoro Sindaco” attraverso i quali il candidato sta mostrando alcune criticità del comune, evidenziando tuttavia le bellezze e le particolarità del territorio ma soprattutto dando una sua proposta per migliorare.
Proprio nel video pubblicato venerdì 10 settembre Santoro ha messo in mostra il colonnato presente in quello che in passato era l’ospedale Pagliari, un edificio sito in via Vittorio Veneto sotto al quale sono presenti una cripta bizantina e una cristiana, chiuso con catena e in evidente decadenza.