GLI ANIMALI RISCHIANO DI NON POTER GUARIRE DA INFEZIONI GRAVI O LETALI
Salviamo antibiotici e animali: 53mila firme per la petizione dei Veterinari Italiani
Petizione agli Eurodeputati Italiani
Cremona 7 settembre 2021- La petizione “Una firma per salvare gli antibiotici e gli animali” ha superato le 53mila firme. La promuove l’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) per chiedere agli Eurodeputati italiani di respingere una mozione europea che mette al bando le terapie antimicrobiche essenziali per le cure di tutte le specie animali.
I Medici Veterinari italiani sono preoccupati come tutti i loro Colleghi europei. “Siamo di fronte al rischio che il principio dell’uso prudente degli antibiotici si trasformi in un divieto radicale, che ci priverebbe di terapie essenziali nei casi di infezioni batteriche gravi e potenzialmente letali per gli animali”– afferma il Presidente dell’ANMVI Marco Melosi, primo firmatario della petizione.
La mozione europea sarà al voto dell’Europarlamento a metà settembre. Respingerla significa mantenere l’approccio della Commissione Europea come chiedono i Medici Veterinari – un approccio suffragato dall’EMA e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale- secondo il quale se non ci sono alternative terapeutiche e la vita stessa degli animali è in pericolo, i Veterinari possono utilizzare antimicrobici salva vita.
La mozione europea, già votata in via preliminare a luglio dalla Commissione ENVI (Salute e Ambiente) suscita sorpresa nella comunità scientifica e sconcerto per la scarsa considerazione nei confronti delle vite animali. La mozione infatti critica la Commissione Europea di eccessiva attenzione agli animali.
Attorno alla petizione dell’ANMVI – che è stata anche registrata ufficialmente dal Parlamento Europeo- si stanno raccogliendo decine di migliaia di sottoscrittori. La raccolta firme proseguirà fino al voto del PE.
Ufficio Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47
Petizione su Change.org: https://chng.it/LcH2KH4yFL
Petizione registrata dal Parlamento Europeo: https://bit.ly/2X0skJC