Giuseppe Sciarra: Dal festival sulle arti censurate per blasfemia “Ceci n’est pas un blasfème” ad un progetto sul bullismo.

Giuseppe Sciarra è un regista cinematografico di 38 anni con alle spalle una gavetta nel cinema undergorund romano come autore di opere dissacranti e pericolosamente contro corrente, spesso a sfondo religioso. Uno dei suoi ultimi lavori “Venere è un ragazzo” è stato ostracizzato da molti festival per una presunta scena di blasfemia in cui l’attore napoletano Davide Crispino si masturba pensando a un uomo indossando al collo un crocifisso (l’atto sessuale in sé non si vede, c’è solo un primissimo piano di Crispino). Venere è un ragazzo è uno degli ultimi casi di censura per blasfemia di cinema italiano. Il regista pugliese parteciperà il 19 settembre al festival sulle arti censurate per motivi religiosi “Ceci n’est pas un blasfème” a Napoli, all’ ex asilo Filangieri, ospite dell’ex papessa pastafariana, Emanuela Marmo.

Sciarra condurrà uno spazio dedicato a un grande regista inglese, Ken Russel, parlando dei problemi di censura avuti da uno dei suoi film più controversi: I diavoli” con Vanessa Redgrave e Oliver Reed. A riguardo Sciarra ha detto: Ho amato sin da subito questo film. L’ho sempre trovato terribilmente camp e barocco. Russell ha saputo mettere in scena l’ossessione malata che la religione cristiana ha avuto per secoli sul sesso in un modo visionario, provocatorio e poetico. Le scene più estreme, quelle ritenute blasfeme hanno esercitato su di me sempre un grandissimo fascino. Sono un’accusa alla negazione della sessualità perché mostra le gravi conseguenze della repressione sessuale. Sono grato a Emanuela Marmo di avermi dato la possibilità di parlare di questo film a cui tengo molto.”

Giuseppe Sciarra,  al festival “Ceci n’est pas un blasféme” parlerà inoltre  delle difficoltà che ha dovuto affrontare ” Venere è un ragazzo” a causa dell’ottusità e del perbenismo di certi festival. Emanuela Marmo che ha conosciuto sul web ha espresso da subito solidarietà a Sciarra, dando anche spazio alla sua vicenda sulla sua pagina facebook “ Dioscotto”. Successivamente ha proposto al regista pugliese di denunciarla nel suo festival a supporto di una causa che da sempre Marmo combatte contro la censura religiosa. Venere è un ragazzo ha dovuto affrontare una pesante battaglia per avere visibilità, ottenendo lo scorso anno un successo inaspettato in rete – una rivincita contro chi ha ostacolato in tutti i modi questa opera.

Link: Venere è un ragazzo on Vimeo

 

” Non mi sarei mai aspettato di avere dei problemi con il mio cortometraggio.” Ha affermato più volte Giuseppe Sciarra.“Sono rimasto attonito quando dei festival dicevano che la scena che avevo girato negli spogliatoi di una palestra con Davide Crispino e Tiziano Mariani fosse poco rispettosa  della religione cristiana. Nelle mie intenzioni non volevo offendere nessuno. Semmai volevo dare una sacralità al desiderio che per me ha una forte valenza spirituale. Ma evidentemente sono stato frainteso. Mi domando se la scena della masturbazione non abbia irritato alcuni  per il suo aspetto omosessuale. Se il protagonista con al collo un crocifisso avesse pensato a una donna invece che a un uomo avrebbe dato altrettanto fastidio?” 

 

Il futuro di Sciarra si preannuncia denso di impegni, a breve uscirà il suo documentario sul bullismo “ Ikos” con l’attore Edoardo Purgatori, che per Sciarra è quasi una missione. A tal proposito ha affermato:“ Ho deciso di denunciare con ikos le violenze omofobiche che ho subito da bambino nel mio paese di provenienza. Questa scelta implica delle conseguenze che potrebbero ledere alla mia incolumità perché faccio delle accuse molto pesanti. Eppure non voglio fermarmi e voglio continuare la mia battaglia contro il bullismo. Lo devo a quel Giuseppe terrorizzato da bambino dai bulli e a quei ragazzi che di bullismo sono morti.”

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