ARCO Giochi Paralimpici: Maria Andrea Virgilio conquista il bronzo!

FEDERAZIONE ITALIANA TIRO CON L’ARCO

Giochi Paralimpici – Tokyo2020

27 agosto – 4 settembre 2021

 

Maria Andrea Virgilio vince il bronzo!

Maria Andrea Virgilio all’esordio alle Paralimpiadi conquista il bronzo nel compound open! Superata in finale la russa Stepanida Artakhinova (Rpc) 142-139. Per la Fitarco sono 10 edizioni consecutive dei Giochi con almeno un podio. Quella della 24enne trapanese è la prima medaglia del tiro con l’arco italiano nel compound femminile.

Nella finale per il bronzo compound open, sotto il sole cocente allo Yumenoshima Park Archery Field di Tokyo, Maria Andrea Virgilio batte la russa Stepanida Artakhinova (Rpc) per 142-139.
Si tratta della ventottesima medaglia azzurra alla Paralimpiade di Tokyo, la prima per il tiro con l’arco paralimpico dopo le due conquistate all’Olimpiade.
La sfida è rimasta in equilibrio fino alla terza volée: parità nella prima frazione (28-28), poi l’allungo della Aratkhinova (26-28) e il ritorno della Virgilio (29-27) portano il match sull’83-83. L’atleta siciliana si porta avanti di 2 punti nella quarta volée chiudendo il parziale sul 29-27 e non lascia scampo all’avversaria concludendo la partita con un perentorio 30-29.
Tutta la tensione di una lunga giornata si scioglie in uno sguardo incredulo verso i bersagli e poi nel lungo abbraccio con il CT Willy Fuchsova, da sempre al suo fianco anche nelle vesti di coach personale e dall’applauso del resto del gruppo azzurro che l’aveva sostenuta dagli spalti.
La prova di Maria Andrea Virgilio vale tantissimo: al suo esordio ai Giochi quella dell’atleta siciliana è la medaglia che porta il tiro con l’arco italiano per la decima volta consecutiva sul podio delle Paralimpiadi e, come accaduto per lo storico bronzo di Lucilla Boari alle Olimpiadi, è anche la prima medaglia paralimpica femminile italiana nella divisione compound.

LE DICHIARAZIONI
Le emozioni di Maria Andrea Virgilio: “Questa medaglia mi ha ripagato di tutti i sacrifici fatti in questi anni, per cui ringrazio la Diamond Archery di cui è il presidente il nostro CT Guglielmo Fuchsova, che è anche il mio tecnico personale. Sono nata a Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, per la mia patologia che è la spina bifida, ma sono una trapanese doc. Mi sono già arrivati tanti messaggi, a casa sono impazziti per questa medaglia, non hanno dormito la notte. Le dediche? Preferisco farle in privato“.
La ventiquatrenne siciliana poi ricorda il cammino che l’ha portata sul podio: “L’incontro più difficile è stato quello con la mia compagna di stanza Eleonora Sarti ai quarti di finale, soprattutto dal punto di vista nervoso anche perché siamo amiche. Con lei abbiamo parlato prima della gara e le avevo chiesto qualche consiglio perché lei aveva più esperienza di me, avendo già gareggiato a Rio. Questa medaglia l’avevo sognata, essendo siciliana sapevo come combattere il caldo e l’ho patito molto meno di altre. Bello finalmente battere la russa che mi aveva sempre sconfitto in passato e che ci aveva escluso anche nella gara a squadre miste di ieri – con Matteo Bonacina ndr – ai quarti di finale allo shoot-off“.
Sorride Guglielmo Fuchsova, per tutti “Willy”, che segue Maria Andrea come allenatore da quasi nove anni, oltre ad essere il ct della Nazionale azzurra a Tokyo: “L’abbiamo conosciuta per caso grazie a un progetto organizzato dal Cip all’interno di un centro di riabilitazione all’Aias di Pacheco, in provincia di Trapani. Le abbiamo fatto provare diversi sport come il tennistavolo e l’atletica, ma quando ha cominciato col tiro con l’arco abbiamo capito subito che era quella la sua disciplina”.
Poi racconta le difficoltà del cammino verso il bronzo: “La cosa più difficile è stata convincerla a continuare anche perché a Trapani non c’era nessun centro attrezzato per il tiro con l’arco. Così ho deciso di creare una succursale a Trapani, oltre alla sede centrale di Palermo: questa medaglia ci ripaga per tutti gli sforzi. È una medaglia storica perché è la prima di sempre al femminile per il compound, disciplina presente esclusivamente alla Paralimpiade. Bello assistere a questo passaggio di testimone sullo stesso campo di gara a Tokyo tra Lucilla Boari – bronzo all’Olimpiade ndr – e Maria Andrea Virgilio: entrambe hanno fatto la storia del tiro con l’arco azzurro in campo femminile. E ancora non è finita…”. Conclude Fuchsova alludendo alle gare del W1 femminile e del ricurvo che vedranno in campo Asia Pellizzari, Stefano Travisani, Enza Petrilli ed Elisabetta Mijno.

IL PERCORSO VERSO IL SUCCESSO
E’ stata una giornata molto lunga quella che ha portato al successo di Maria Andrea Virgilio. L’azzurra ha ottenuto accesso ai quarti di finale dopo la vittoria di misura agli ottavi contro l’iraniana Farzaneh Asgari per 136-135, in un match risolto all’ultima freccia.
Una vittoria che è valsa il derby azzurro con Eleonora Sarti, approdata alla sfida tutta italiana realizzando il record paralimpico sulle 15 frecce, 146/150, battendo agli ottavi la brasiliana Jane Karla Gogel 146-140.
La sfida dei quarti ha visto Eleonora commettere invece qualche errore di troppo e Maria Andrea ne ha prontamente approfittato portandosi a casa l’accesso alla semifinale, vincendo la sfida sulla compagna di nazionale 138-121.
Ci siamo affrontate spesso in Italia e in ambito internazionale e credo che ci soffriamo entrambe – ha detto la Virgilio al termine del match – Poteva andare anche diversamente, ma questo è il gioco“.

Per Eleonora Sarti una delusione che arriva dopo la vittoria nei quarti di finale con tanto di record Paralimpico: “Purtroppo è andata così, ma il risultato non è dipeso dal fatto che fosse un derby. Mi dispiace perché un po’ la tensione, un po’ il vento, un po’ il caldo non sono riuscita a mettere in pratica completamente il mio tiro come avevo fatto in precedenza“.
Poi è arrivata la semifinale contro Phoebe Paterson Pine che si è risolta in favore della britannica per 140-137: dopo la prima volée  in parità (29-29), l’avversaria si porta a +2 nella seconda frazione, che chiude 29-27. La Virgilio riesce ad effettuare un contro sorpasso vincendo la terza volée 28-25 e portandosi a +1, ma negli ultimi due parziali l’atleta siciliana soffre il ritorno della Peterson, che si guadagna la finale per l’oro vincendo i parziali 27-29 e 26-28.
E’ poi proprio la britannica a conquistare l’oro superando in finale sul filo di lana la cilena Mariana Zuniga Varela 134-133. Quest’ultima aveva raggiunto il match per il gradino più alto del podio dopo aver avuto la meglio in semifinale sulla Artakhinova per 142-141.

GLI ALTRI AZZURRI IN GARA
Per l’Italia restano le gare del W1 femminile e del ricurvo per provare a rimpinguare il suo bottino di vittorie. Nel W1 Asia Pellizzari andrà sulla linea di tiro domani, martedì 31 agosto. Alle ore 12,12 italiane sfiderà ai quarti di finale la vincente del match tra Rejane Candida Da Silva (Bra) e Victoria Rumary (Gbr). Le finali del W1 donne sono poi previste per le ore 13,25.
Se mercoledì 1 settembre sarà solo giornata di allenamenti, giovedì 2 settembre si torna in campo con il ricurvo femminile dagli ottavi di finale con l’esordiente Enza Petrilli e la pluridecorata Elisabetta Mijno. La prima affronterà alle 3,45 italiane la vincente tra Jo (Kor) e Oktrininda (Aus), la seconda alle 6,00 del mattino la vincente del derby turco tra Ozbey e Sengul. Le finali dell’olimpico femminile sono poi previste alle ore 12,06 italiane.
Venerdì 3 settembre nel ricurvo open maschile sarà la volta di Stefano Travisani che scenderà in campo ai 16esimi contro l’indiano Singh alle 03,00 del mattino. Anche in questo caso le finali sono previste a mezzogiorno.
Sabato 4 settembre si chiuderà la competizione arcieristica con le sfide del mixed team ricurvo: Elisabetta Mijno e Stefano Travisani affronteranno agli ottavi la Mongolia (Demberel, Namjilmaa) alle 4,40 del mattino. In questo caso le finali sono previste per le ore 12,36.

 

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