Iran: Partecipare alla cerimonia di insediamento di Raisi è un “via libera” per la continuazione di esecuzioni, omicidi e terrorismo

Iran: Partecipare alla cerimonia di insediamento di Raisi è un “via libera” per la continuazione di esecuzioni, omicidi e terrorismo

Secondo quanto riportato dalla stampa, Enrique Mora, vice Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, dovrebbe partecipare giovedì 5 agosto alla cerimonia di insediamento di Ebrahim Raisi, lo scagnozzo del massacro del 1988. Legittimare la presidenza di qualcuno con una lunga storia di genocidi e crimini contro l’umanità è una presa in giro della democrazia e dei principi universali dei diritti umani che sono il fondamento dell’Unione Europea e per i quali decine di milioni di persone sono morte in Europa nel ventesimo secolo.

Molte autorità per i diritti umani, tra le quali l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in Iran, sette Relatori Speciali delle Nazioni Unite, Amnesty International e 152 importanti esperti internazionali in materia di diritti umani, hanno chiesto un’indagine internazionale su Ebrahim Raisi e sul massacro del 1988 come crimine contro l’umanità.

La cerimonia di insediamento ha luogo mentre le forze repressive del regime sparano in questi giorni proiettili veri contro persone che scendono in piazza in varie parti del Paese gridando “Abbasso il dittatore, Abbasso Khamenei, Abbasso il principio del Velayat-e-Faqih” (governo assoluto del clero) e hanno ucciso o ferito e arrestato molti manifestanti disarmati. In sole sei settimane dalla nomina di Raisi a presidente, almeno 62 prigionieri sono stati giustiziati in varie città dell’Iran.

Questa visita a Teheran sotto il dominio del fascismo religioso per assistere alla cerimonia di insediamento dello scagnozzo del 1988 è un affronto al popolo iraniano e il regime al potere la considererà come un “via libera” per continuare con esecuzioni, uccisioni, esportazione di terrorismo e belligeranza.

È tempo che l’Unione Europea e i suoi Stati membri si mettano dalla parte giusta della storia e deferiscano il caso del massacro del 1988 e delle violazioni dei diritti umani in Iran al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in modo che i dirigenti di questo regime siano perseguiti per genocidio e crimini contro l’umanità.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)

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