SENATO, VOTO RIFINANZIAMENTO MISSIONE LIBIA
EMERGENCY- OPEN ARMS: LE CAMERE CHIUDONO I LAVORI E VANNO IN VACANZA DOPO VOTO DISUMANO E ALLARMANTE
“Mentre il Mediterraneo continua a essere luogo di morte e disperazione, le Camere chiudono i lavori rinnovando il sostegno del Governo italiano a meccanismo disumano di esternalizzazione frontiere e centri di detenzione illegittimi.”
Così EMERGENCY e Open Arms, unite nei soccorsi in mare nel Mediterraneo, commentano il voto al Senato sul rifinanziamento della missione di cooperazione in Libia.
“Con il voto di oggi, l’Italia ha perso una sfida importantissima, quella di non rendersi complici dei reati che si consumano ogni giorno nel Mediterraneo e nei campi di detenzione in Libia. Il Senato sceglie nuovamente di finanziare torture, stupri, omissioni di soccorso, respingimenti per procura, morte, senza cercare nessuna strada alternativa per gestire i flussi di chi fugge da guerra, paura e povertà – proseguono le ONG – .
Nell’ultima settimana sono state centinaia le persone a rischio naufragio nel Mediterraneo, tutte soccorse o supportate dalle navi umanitarie che si trovano ad operare sole, senza alcun coordinamento europeo, spesso minacciate da miliziani che i governi europei chiamano “guardia costiera libica”.
Sono di questi giorni le terribili immagini dell’ennesimo naufragio avvenuto a largo della Tunisia: il corpo esanime di un bimbo di 4 anni recuperato da pescatori tunisini, mentre la madre e altre donne si aggrappavano disperate all’imbarcazione in cerca di salvezza.
Decine le richieste di aiuto da parte di imbarcazioni in pericolo partite dalle spiagge libiche alle quali le navi umanitarie presenti nella zona hanno cercato di prestare aiuto, non riuscendo tuttavia a raggiungerle tutte, costrette a inviare continue richieste di aiuto e mayday prima di ottenere risposte dalle autorità competenti. Proprio in questo momento, 800 naufraghi, salvati da equipaggi civili, attendono ancora un porto sicuro di sbarco.
Nonostante questi ennesimi drammatici avvenimenti, nonostante il clamore suscitato dal voto alla Camera, le proteste davanti a Montecitorio, i ritardi e tentativi di chiudere la questione all’interno delle commissioni prima del voto al Senato, il nostro Governo rinnova il sostegno alle missioni in Libia, ai suoi centri di detenzione e alla sua cosiddetta guardia costiera.
Ribadiamo – concludono le ONG – che questa è una sconfitta durissima per la nostra democrazia e per l’Europa intera, l’ennesima deroga ai principi di umanità e legalità alla base della nostra Costituzione e del diritto internazionale”.
EMERGENCY ONG Onlus
è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure
medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità
alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Da allora EMERGENCY ha curato oltre 11 milioni di persone, una ogni minuto.
EMERGENCY promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
Il lavoro di EMERGENCY è possibile grazie al contributo di privati cittadini,
aziende, fondazioni, enti internazionali e alcuni dei governi dei Paesi
dove lavoriamo, che hanno deciso di sostenere il nostro intervento.
Per sostenere il lavoro di EMERGENCY e offrire cure gratuite e di qualità a chi ne ha bisogno:
https://sostieni.emergency.it/
OPEN ARMS
Open Arms è un’organizzazione non governativa che si batte per i diritti umani nel mare.
Inizia le sue missioni di salvataggio nel settembre del 2015 a Lesbo (Grecia)
dove salva mille persone nel Mar Egeo.
Nell’inverno del 2016 estende le sue missioni nel Mediterraneo centrale,
dove in 4 mesi salva 15.000 vite a bordo della barca a vela Astral.
Dall’inizio delle sue missioni nel Mediterraneo centrale, salva 26.500 persone,
5.000 a bordo della Open Arms. Tutto grazie al supporto della società civile.