Roma. L’inquinamento visivo a Piazzale Loriedo

Roma. L’inquinamento visivo a Piazzale Loriedo
“Gli amministratori purtroppo non pensano a queste cose, non si preoccupano del fatto che la gente diventa triste vivendo in un luogo triste”, così scrivevo tempo fa a proposito di viale Giuseppe Stefanini, nel quartiere di Pietralata, diventato un tristissimo parcheggio da quando non c’è più il mercato rionale. La stessa osservazione faccio oggi a proposito dell’area di Piazzale Loriedo, a Colli Aniene, dove era ubicato il bel bar pasticceria “Dolce e Salato”, sequestrato dalla Polizia locale nell’agosto del 2017. Agli amministratori della città, che cosa può importare del senso di fastidio, d’insoddisfazione, di delusione, d’irritazione alle volte, che provano gli abitanti del luogo, costretti ad avere sotto gli occhi da ben quattro anni, il locale chiuso e il terreno intorno cosparso di mucchi di sedie rotte, vetri rotti, bottiglie, lattine ed altra robaccia?
Eppure dovrebbe essere un diritto di tutti, vivere circondati da cose belle e non da cose brutte, un diritto dei bambini, soprattutto, crescere in mezzo a cose belle. L’inquinamento dell’aria e delle acque fa male al fisico, l’inquinamento visivo fa male allo spirito.
Renato Pierri

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