Ricorso al Pubblico Ministero per Carlo Gilardi

Ricorso al Pubblico Ministero per Carlo Gilardi

Roma, 2 agosto 2021 – Riguardo la vicenda di Carlo Gilardi, portata alla conoscenza dei tanti grazie alla trasmissione Le Iene, diffondiamo una lettera scritta da Claudia Bonariva, membro del Comitato Libertà per Carlo Gilardi.

CARLO GILARDI RINCHIUSO E ISOLATO

Mi chiamo Claudia Bonariva e faccio parte del Comitato Libertà per Carlo Gilardi.
Sono certa che tutti voi siate a conoscenza della drammatica vicenda che vede protagonista Carlo Gilardi, portata alla ribalta mediatica e politica dal programma televisivo de Le Iene. (VIDEO)
Carlo, amico e docente in pensione, venne prelevato il 27 Ottobre 2020 dalla propria abitazione di Airuno (LC), a quanto emerge contro la propria volontà, e trasferito in una RSA. Carlo, da oltre otto mesi, è rinchiuso privo di visite e totalmente isolato dal mondo esterno!

Un ricovero che fin dall’inizio si è presentato come una misura dal volto segregante. Non solo per la mancanza della preventiva predisposizione di opportunità alternative per Carlo Gilardi ma anche per la privazione di ogni contatto con l’esterno, apparentemente imposta da quanti lo gestiscono.
Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale –

IL MIO RICORSO AL PUBBLICO MINISTERO

Conosco personalmente il professor Carlo Gilardi da oltre trent’anni, essendo stata sua vicina di casa. Le nostre abitazioni si trovano a circa 80 metri di distanza l’una dall’altra, sulla medesima via di Airuno.
Sono costretta a parlare al passato, purtroppo, perché da molti mesi, ormai, Carlo non lo posso più vedere. Non gli viene permesso di incontrare nessuno!!
Carlo è molto benestante, anche se non ama la ricchezza, lucido, intelligente e di buon cuore, lo è sempre stato.
Amante della sua umile casa in campagna, a contatto con la natura e i suoi animali, Carlo è sempre stato dedito alla beneficenza. Difatti nella sua cittadina viene definito “il benefattore” o “il santo di Airuno”.
Una perizia psichiatrica però, afferma che Carlo, a causa del suo buon cuore e delle sue numerose donazioni, sembrerebbe affetto da una patologia psichica, pur essendo in grado di intendere e volere.
In molti, me compresa, hanno inoltrato numerose richieste al fine di far visita a Carlo presso l’RSA, sempre inspiegabilmente negate.
Nessuno può fare visita a Carlo, nessuno.

Carlo Gilardi rinchiuso e isolato!! (VIDEO)
L’unica eccezione, incomprensibilmente, è sempre concessa al Sindaco di Airuno. Solo recentemente, dopo numerose segnalazioni, ha ottenuto l’accesso il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, il quale ha riportato la volontà di Carlo. “Voglio tornare a casa”.

Si tratta di una situazione che evidenzia il conflitto tra la volontà della persona e le decisioni adottate in ragione di una sua tutela… finisce col determinare una privazione di fatto della sua libertà personale!
– Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale –

Ma io non scrivo qui oggi per riportarlo a casa. Chiedo molto meno, di poterlo quantomeno vedere e salutare.
Oggi utilizzo questo spazio nella speranza che la mia voce, la sua storia, possano far breccia nella coscienza di qualcuno che possa aiutarmi ad incontrarlo a breve.
Nonostante il mio avvocato abbia recentemente scritto l’ennesima richiesta all’amministratrice di sostegno, quest’ultima ha risposto negativamente alla missiva. Mi è stato chiesto di indicarle quale sarebbe il diritto soggettivo che la legge mi riconosce per far visita a Carlo.
Mi chiedo in quale strano mondo siamo precipitati: gli anziani soli possono essere collocati in una RSA e privati per sempre della loro libertà personale. Guardo con terrore a quello che anche a me, a noi tutti, potrà accadere un giorno.

In una società civile e democratica non è assolutamente tollerabile una così grave limitazione della libertà personale.
In ultimo mi sono rivolta al Pubblico Ministero di Lecco con un esposto ai fini civili, chiedendogli espressamente di poter assumere, in breve tempo, le iniziative che la legge prevede per consentire a Carlo di ricevere la mia visita e dunque il saluto che vorrei portargli a nome di tutti i suoi amici.

Voglio credere che, alla fine, la giustizia prevalga.

Claudia Bonariva,
Comitato Libertà per Carlo Gilardi

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