Le forze repressive hanno attaccato e sparato sui dimostranti a Susangerd, ferendo molte persone.
Nonostante l’invio delle unità anti-sommossa delle Forze di Sicurezza dello Stato (FSS), la rivolta della popolazione del Khuzestan per protestare contro la mancanza di acqua è continuata domenica notte, 18 luglio, per la quarta notte consecutiva.
A Susangerd, giovani ribelli hanno resistito alle FSS pesantemente armate gridando: “Non accetteremo l’umiliazione” e “La gente chiede un cambio di regime”. Le unità speciali antisommossa delle FSS hanno cercato di disperdere i manifestanti sparando gas lacrimogeni, spray al peperoncino e cartucce a pallini prendendo di mira direttamente i manifestanti indifesi, ferendo molte persone. Tuttavia, i giovani hanno resistito lanciando sassi mentre intonavano slogan anti-regime.
A Shush, manifestanti hanno circondato l’ufficio del governatore. Terrorizzate dalla crescente rabbia dei manifestanti, le FSS si sono ritirate nell’edificio e hanno chiuso il cancello.
I giovani ribelli hanno appiccato del fuoco sull’autostrada principale Ahvaz-Shush nell’area di Al-Baji a nord di Ahvaz e sulla strada principale nell’area di Malashiah a sud della città. A Khorramshahr (sud-ovest del Khuzestan), per impedire il dilagare delle proteste, le forze di sicurezza del regime hanno istituito posti di blocco all’ingresso della città e arrestato giovani e manifestanti.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)
19 luglio 2021