Napoli, area ex gasometro: quando termineranno i lavori?

 

Un parco agricolo didattico atteso da oltre vent’anni

 

                ” Mentre a Napoli si svolge il G20 per l’ambiente, il poco verde pubblico a disposizione dei napoletani, segnatamente in alcuni quartieri come il Vomero, versa in pessime condizioni manutentive, a partire dalle poche oasi pubbliche, come il parco della villa Floridiana e il parco Mascagna, per finire alle aiuole, oramai sporche e brulle e con la poca erba ingiallita dai raggi del sole, senza che si proceda ad annaffiarle regolarmente. Ma non basta. Sono vent’anni che sulla collina si attende la nascita del parco agricolo didattico che dovrebbe sorgere al Vomero, ma il condizionale a questo punto è d’obbligo, nell’area dell’ex gasometro, che si estende su una superficie posta tra viale Raffaello e salita Cacciottoli, dopo che, all’inizio del corrente anno, i lavori sono ripartiti, per l’ennesima volta, con un’ulteriore stanziamento di fondi, per un importo di 100mila euro, da aggiungere ai 2 milioni di euro già investiti. Lavori la cui durata veniva annunciata in sette mesi “. A intervenire nuovamente sulla vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari,  che, da quando era presidente della circoscrizione Vomero, segue il lungo travaglio che sta caratterizzando la nascita del parco in questione.

            ” A distanza di mesi – sottolinea Capodanno -, dalle notizie attinte dai residenti, parrebbe che i lavori in questione procedano a rilento né, allo stato, vi sono notizie ufficiali sul loro completamento. A questo punto è auspicabile un intervento degli uffici comunali competenti per far luce su questa emblematica vicenda. Naturalmente, come per il passato, continueremo a seguire la questione, anche alla luce del dato che più volte sono rimasti disattesi  promesse e impegni assunti al riguardo “.

 

            Con l’occasione lo stesso Capodanno riassume alcune tappe dell’oramai ultraventennale storia, legata alla nascita di quello che doveva essere un’area a verde strategica in zona che versa da lustri in uno stato d’incuria e d’abbandono. “  Il 20 marzo di quattro anni fa – ricorda Capodanno – un incendio, scoppiato proprio nell’area dell’ex gasometro, con fiamme che lambirono pericolosamente anche alcuni fabbricati, creando notevole panico tra i residenti, ripropose al centro all’attenzione della pubblica opinione le annose questioni legate alla destinazione di quell’area e alla mancata realizzazione del parco agricolo didattico “.

 

“ Precedentemente, nel marzo del 2011, dopo varie traversie – aggiunge Capodanno -, il progetto del parco era stato anche presentato da rappresentanti del Comune di Napoli, in pompa magna, alla stampa, nel mentre, dopo anni d’attesa, erano da poco iniziati i lavori per la sua realizzazione, lavori che sarebbero dovuti durare sei mesi ma che invece furono improvvisamente sospesi. Da allora sono passati quasi dieci anni e, di fatto, il parco, al momento, è rimasto ancora sulla carta, arenandosi, per molto tempo, nelle vicende giudiziarie tra la proprietà e l’amministrazione comunale partenopea “.

 

“ Lustri d’attesa, oltre due milioni di euro a suo tempo finanziati – prosegue Capodanno – ma a tutt’oggi ancora non esistono certezze su quando vedrà la luce questo parco che dovrebbe sorgere su di un’area di circa 14mila metri quadrati, acquisita dal Comune di Napoli, area che fino agli anni ’80 era stata occupata da una campana gassometrica, successivamente in disuso, e dalle relative attrezzature per il suo funzionamento “.

 

            “ Il parco era stato progettato su un’area vincolata, che apparteneva ad un privato, e sotto una parte della quale si ventilava, all’epoca, l’ipotesi che potesse sorgere un parcheggio interrato  – puntualizza Capodanno -. Dopo una serie di battaglie sostenute dai comitati e dalle associazioni di zona, il Comune di Napoli elaborò una variante per un progetto di riqualificazione,  pubblicato all’epoca anche nelle cartografie del sito internet del Comune di Napoli, variante approvata con deliberazione consiliare n. 44/2001 e con deliberazione di Giunta comunale n. 2365/2002. Successivamente con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n. 529 del 24 settembre 2004 la stessa variante fu approvata anche dalla Regione Campania “.

 

 

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