Le giravolte del comune
Dalla crisi della Giunta si passa alla grande coalizione per sconfiggere la destra
Di Fabio Sortino
Terremoto al Comune. Si è passati in poche settimane dalla mozione di sfiducia della Giunta Orlando alla grande coalizione
Orlando che aderisce al PD per candidare Rosario Filoramo. Certo una personalità come Orlando che ha segnato il cambiamento di Palermo negli ultimi trent’anni è una garanzia ma bisogna arrivare uniti alle elezioni contro una destra agguerrita. Ma le divisioni nella sinistra sono come sempre all’ordine del giorno e già l’area che fa capo a Orfini a livello nazionale lamenta i continui ribaltoni all’interno della sinistra. Proprio nei giorni della commemorazione di Paolo Borsellino Borsellino ucciso dalla mafia insieme con la scorta il 19 luglio del 1992 bisogna insistere nella lotta alla mafia, contro il lassismo della destra. È ammirevole l’impegno di Leoluca Orlando a favore dei migranti contro i razzismi della destra. Certo la competenza e l’esperienza di Orlando sono fondamentali per la sinistra nonostante i problemi nel capoluogo non manchino. Nei giorni scorsi un’alluvione ha allagato una città con i soliti problemi alle caditoie e alle fognature. Poi c’è l’ennesimo problema dei rifiuti, con la città ridotta a un immondezzaio. I trasporti che non funzionano con zone completamente scoperte e solo la zona via Libertà stazione che è l’unica ben funzionante. Palermo non vive solo di celebrazioni, vive anche di problemi quotidiani che si devono risolvere come i pericolanti ponti Corleone e Oreto. Se non si interviene si rischia una tragedia. Palermo appare abbandonata a sé stessa. La città potrebbe vivere di turismo. Invece mostriamo la città immondezzaio ai turisti che difficilmente torneranno. I marciapiedi e le strade dove le buche sono una più dei tratti piani e si rischia la vita sia a piedi e in macchina e motore. Il traffico è caotico ed è impossibile circolare. Apprezziamo Orlando per il lavoro fatto negli ultimi trent’anni. Ha contribuito in maniera determinante alla lotta mafia. Ha cambiato l’immagine di Palermo da capitale della mafia a capitale della cultura. Capisco che nessuno ha la bacchetta magica. Ma a parte la politica e l’immagine bisogna curare l’amministrazione della città. Malgrado questo non si può lasciare Palermo nelle mani della destra razzista, xenofoba e sovranista. Non bisogna lasciare che i migranti muoiano in mare. Ci si deve occupare dei poveri, dei senzatetto come dice continuamente Papa Francesco. Nono si deve lasciare questo impegno solamente al volontariato. La sinistra deve mettere da parte le sue abituali disivioni e lavorare per una grande coalizione e vincere le comunali di ottobre. Ne va del futuro di questa città.. Perché la destra non mostra il suo vero volto, ma quattro anni di amministrazione della Lega sarebbero veramente disastrosi. Dobbiamo a Orlando la realizzazione di una città multietnica come è nel DNA della città. Niente di più lontano dalla Lega. Palermo deve essere capitale del Mediterraneo come merita per storia e tradizioni. Abbiamo secoli di di grandezza e civiltà e la mafia non ci deve portare via tutto questo, come in parte ha fatto negli anni di Ciancimino e della colata di cemento che ha stravolto l’immagine di questa splendida città. Pochi delinquenti non devono rovinare l’immagine di un popolo generoso e accogliente. Palermo la città arabo normanna, fondata tra due fiumi il Kemonia e il Papireto. I politici devono accorgersi dell’eredità che hanno e anche della responsabilità su un popolo che oggi soffre e soprattutto dopo la pandemia ha bisogno d’aiuto economico, sociale e morale. Capisco che la responsabilità non è solo del comune che però deve fare la parte , non litigare. Bisogna combattere la cattiva politica per rendere prima vivibile e poi grande Palermo.