Boicottaggio universale in patria e all’estero:
“IL MIO VOTO È IL ROVESCIAMENTO DEL REGIME!”.
Il regime velayat-e faqih di Khamenei non è in grado di risolvere nessuna delle gravi crisi del suo regime come disoccupazione, povertà diffusa, carovita insopportabile, bancarotta economica, proteste di lavoratori e insegnanti e donne e salariati del lavoro pubblico, e soprattutto la drammatica crisi dovuta al coronavirus in Iran, con più di 310.000 morti, che ha messo il Paese in una situazione esplosiva senza precedenti. Ali Khamenei per affrontare l’ira degli iraniani e sfuggire dalla rivolta popolare intende, con la presidenza boia Ebrahim Raisi responsabile dell’eccidio dei 30.000 prigionieri politici nell’estate 1988 e l’attuale capo della magistratura, omologare totalmente il suo regime.
Il popolo iraniano da tempo sta facendo una campagna per il boicottaggio di questa indecente farsa elettorale. Il desiderio e la volontà degli iraniani è il rovesciamento del regime e l’istituzione di una repubblica democratica basata sulla separazione tra religione e Stato, la parità di diritti tra uomini e donne e l’abolizione della pena di morte.
La Comunità iraniana all’estero, i sostenitori del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, in diversi paesi del mondo, all’unisono con il popolo iraniano, ribadisce la volontà del boicottaggio della farsa del regime e intona lo slogan: “IL MIO VOTO È IL ROVESCIAMENTO DEL REGIME!”.
L’azione di protesta avrà luogo
il venerdì 18 giugno ore 13:00
di fronte all’ambasciata iraniana, a Roma in via Nomentana, 361
