Milano, 16 giugno 2021 – Si è chiusa domenica 13 giugno, dopo quattro giorni di esposizione online, la prima blind auction organizzata da Reasoned Art, start-up società benefit italiana dedicata alla cryptoarte e operante tramite tecnologia blockchain.
Venduti tutti e tre i lotti presentati in asta e aggiudicati tramite blind auction: l’opera del collettivo fuse*, venduta a €5.000, quella di Giuseppe Ragazzini a €9.500, e quella di Annibale Siconolfi a €10.000. Il ricavato dell’asta – al netto della percentuale destinata agli artisti (85%) – servirà a finanziare le prossime iniziative della start-up.
Le opere – visibili per tutto il weekend sul sito www.reasonedart.com – erano state presentate lo scorso giovedì 10 giugno sugli schermi di 34 edicole della città di Milano in occasione della prima mostra decentralizzata e distribuita di cryptoarte, che ha avuto come quartier generale la Civic Edicola di corso Garibaldi 83.
Oltre a garantire un clima di riservatezza, il sistema della blind auction ha permesso al team di Reasoned Art di testare con il pubblico italiano questa nuova modalità di compravendita, evitando che i bidders venissero influenzati dalla continua variazione delle cifre tipica di un’asta tradizionale. In questo modo è stato possibile andare oltre la dinamica speculativa che negli ultimi mesi è stata associata alla cryptoarte, concentrandosi sulla qualità delle opere presentate e sulla riconoscibilità del loro valore nel contesto del sistema dell’arte e del mercato.
La mission divulgativa ed educativa di Reasoned Art, finalizzata a promuovere l’arte digitale, inizia quindi a concretizzarsi già da questo primo evento: i tre buyer che si sono aggiudicati le opere di fuse*, Giuseppe Regazzini e Annibale Siconolfi sono tutti italiani e provengono dal mondo del collezionismo tradizionale, alla loro prima esperienza con la cryptoarte. In particolare, uno dei tre buyerè un gruppo di giovanissimi collezionisti: absolute beginners che hanno deciso di muovere i loro primi passi nel mondo del collezionismo riunendosi in una cordata e cominciando la loro avventura proprio dal digitale.
Il team di Reasoned Art ha guidato tutti i buyer nell’apertura di un portafogli crypto, così che in futuro possano agire in autonomia.
Il traffico di utenti generatosi sul sito, costante durante tutta la durata dell’asta e concentrato soprattutto sul territorio italiano, ha comunque registrato un forte interesse proveniente da diverse parti dell’Europa e da oltre oceano.
Importante il ruolo svolto dai social network e dalle piattaforme digitali, dal momento che buona parte degli accessi è avvenuta, oltre che in modalità direct, grazie alle attività di promozione su Facebook e Instagram.
L’impronta made in Italy presente sia nella squadra di Reasoned Art che nel gruppo di artisti lo rende un caso unico nel contesto italiano. Le transazioni sono infatti avvenute su piattaforma italiana e vengono fiscalmente registrate in Italia.