APERTE LE ISCRIZIONI AL WORKSHOP GRATUITO DELLA FONDAZIONE MAXXI CITTÀ COME CULTURA “DALLA CULTURA SI RIPARTE” ALL’AQUILA DAL 7 AL 10 LUGLIO 2020

https://www.maxxi.art/events/citta-come-cultura-dalla-cultura-si-riparte/

 

Iscrizioni entro il 18 giugno | Partecipazione gratuita | Max 30 partecipanti

 

L’Aquila, 11 giugno 2021. È aperta la call per le iscrizioni alla terza edizione di Città Come Cultura “Dalla cultura si riparte”, il progetto promosso dal MAXXI con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, realizzato con il patrocinio del Comune dell’Aquila, in collaborazione con il Gran Sasso Science Institute e con il coinvolgimento di una rete di istituzioni nazionali.

Due giornate formative il 7 e l’8 luglio, e un laboratorio in presenza L’Aquila come modello di rigenerazione attraverso la cultura da mercoledì 7 luglio dalle 14:30 a sabato 10 luglio alle 17:00, presso la sede del MAXXI L’Aquila a Palazzo Ardinghelli. Per candidarsi è necessario rispondere entro il 18 giugno al questionario sul sito maxxi.art nella pagina dedicata a Città Come Cultura.

 

“Siamo molto soddisfatti di come il progetto, in un anno particolarmente difficile, si stia dimostrando un valido strumento di elaborazione di contenuti e di scambio di buone pratiche tra differenti soggetti della grande rete della cultura italiana – dichiara Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea. – La chiave di volta è proprio questa: la creazione di momenti di scambio e di approfondimento tra soggetti pubblici e privati, così come l’attento ascolto delle realtà territoriali e della cittadinanza attiva”.

 

Pietro Barrera – Segretario generale della Fondazione MAXXI e Direttore del Dipartimento Ricerca – sottolinea: “Siamo convinti che la cultura sia sempre stata un potente strumento di sviluppo. A maggior ragione oggi, dopo la devastazione sociale, culturale ed economica provocata dalla pandemia. La ripartenza dell’Italia, e del suo tessuto sociale e occupazionale, dipende in larga parte dalla capacità di innovare le politiche di sviluppo territoriale legate al patrimonio culturale, alla ‘economia della conoscenza’ e ad un turismo diverso dal mordi-e-fuggi. Per far questo servono idee e si debbono valorizzare le energie professionali presenti dei territori: a loro, dal 2016, si rivolge la scommessa di Città come cultura”.

 

Della stessa opinione il primo cittadino aquilano Pierluigi Biondi che afferma: “La formazione e la cultura sono elementi sostanziali del percorso di rinascita intrapreso dalla comunità aquilana per rafforzare e dare nuovo slancio alla propria identità. Il ruolo dell’Aquila nel panorama culturale italiano è consolidato e il ritorno in città di un’esperienza importante come ‘Città come cultura’, oltre all’apertura del museo MAXXI a Palazzo Ardinghelli, confermano la centralità del capoluogo d’Abruzzo nell’ambito dei processi creativi e formativi in atto in Italia. Un’iniziativa, quella del workshop, sostenuta convintamente da questa amministrazione per proseguire il cammino intrapreso con la candidatura del capoluogo d’Abruzzo a Capitale italiana della cultura 2022: un progetto che realizzeremo con rinnovati entusiasmo e passione. Un ringraziamento – conclude il Sindaco aquilano – va alla Fondazione MAXXI e alla presidente Giovanna Melandri per la disponibilità mostrata nell’organizzare questo appuntamento in questa terra e per questa terra, sempre più punto di riferimento per la preparazione degli operatori culturali del Paese”.

 

Il laboratorio gratuito è destinato a 30 professionisti, creativi e realtà culturali attive nel territorio abruzzese provenienti sia da ambiti istituzionali che indipendenti con esperienza di progetti culturali, interessati a partecipare ad un processo in cui la cultura sia realmente uno strumento per ridefinire un territorio e il suo sviluppo in chiave di coesione e innovazione sociale.

 

Partendo dalla conoscenza delle realtà nel settore culturale, educativo e sociale del territorio, il laboratorio si pone l’obiettivo di attivare un confronto che possa diventare base di una fase progettuale. La parte laboratoriale può essere considerata dunque fondativa di un processo articolato e finalizzato alla definizione di una rete di realtà culturali legate e interessate al territorio e di linee di azioni su cui attivare progetti.

 

Oltre al workshop in presenza, sarà possibile partecipare da remoto agli appuntamenti online previsti per il 7 e l’8 luglio, tramite la piattaforma: https://fad.fondazionescuolapatrimonio.it/login/index.php

 

“Siamo lieti di offrire i nostri strumenti e le nostre competenze a supporto di questo interessante progetto, che potrà certamente contribuire a dare voce e senso alla città che rinasce. La nostra piattaforma di web-learning è uno strumento innovativo che, con i suoi oltre 14.000 iscritti, rappresenta un’efficace opportunità di fare rete per condividere competenze e saperi. – dichiara Alessandra Vittorini, Direttore Fondazione Scuola beni e attività culturali (e Soprintendente per L’Aquila e cratere dal 2012 al 2020) – Abbiamo lavorato insieme negli anni scorsi per coniugare l’attento recupero degli spazi settecenteschi di Palazzo Ardinghelli con la sua nuova anima aperta alla creatività contemporanea: tutto ciò offre oggi occasioni inedite per ridisegnare il futuro. Sono queste le esperienze cui la nostra Fondazione guarda con attenzione, per costruire conoscenze e capacità di visione a beneficio di territori e comunità.”

 

I temi proposti con i partner della terza edizione del progetto Città come Cultura verranno trattati insieme ad esperti e docenti – tra questi:  Vincenzo Latina, Ippolito Pestellini, Catterina Seia, Pierluigi Sacco e Anna Misiani  – e in particolare si affronteranno i temi  quali  qualità dell’architettura e dello spazio pubblico, rapporto tra città e campagna e sviluppo delle aree interne anche in chiave sostenibile (con Triennale Milano, Ordine degli Architetti di Bologna e Comune di Taranto) e valore delle cultura come strumento di inclusione, coesione e benessere (con Comitato per Parma 2020, Comune dell’Aquila e Fondazione Promo PA).

 

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