Roma. Multe in periodo di pandemia

Nel quartiere di Colli Aniene, dove avvengono spesso scippi e furti, si sente la mancanza dei vigili urbani. Qualche mattina fa con grande mia sorpresa, ho visto una macchina della polizia municipale. Ne è sceso un ausiliare del traffico che, solerte, ha preso ad apporre verbali di contravvenzione per sosta vietata su decine d’automobili. E dove? In via Franceschini, all’altezza della Coop, dove la strada è larga e con un traffico scorrevole. Su entrambi i lati c’è la striscia bianca continua, e quindi divieto di sosta. e su entrambi i lati da anni parcheggiano la macchina soprattutto le persone che si recano a fare la spesa nel supermercato. Parcheggiano giacché non si ricordano o ignorano che la striscia bianca continua ai margini della carreggiata è un segnale di divieto, oppure non ci badano anche perché in alcuni tratti è cancellata o ricoperta da foglie secche. Ora, è ovvio che la legge non ammette ignoranza e che gli ausiliari del traffico hanno facoltà di rilevare l’infrazione, però, considerate le difficoltà economiche in cui in questo brutto periodo si sono venute a trovare tante famiglie, si potrebbe forse fare a meno di elevare multe per divieto di sosta là dove non sia proprio indispensabile. Avranno anche facoltà, gli ausiliari del traffico, di segnalare strade e marciapiedi del quartiere impraticabili a causa del selciato dissestato?
Carmelo Dini

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