Anche l’agenzia di job placement della MIXOLOGY
Academy segnala che in Italia “nel settore manca personale”.
Fare fortuna all’estero è più facile.
Ecco dove e perché.
Secondo il life style dei millennial.
L’Accademia nazionale per il settore bar dell’HORECA, MIXOLOGY Academy, segnala nelle ultime settimane una impennata di richieste di personale alla propria agenzia di job placement Bartender Job, a disposizione degli studenti delle due sedi di Milano e Roma. L’ultima in ordine di tempo dall’agenzia EB Agency & Events di Elisa Benigni per una figura professionale per il bar del ristorante del Billionaire “Assunta Madre”.
A Bartender Job si rivolgono da tutto il mondo bar, ristoranti, alberghi, navi da crociera e organizzatori di eventi che hanno a disposizione gratuitamente liste di giovani in gamba, preparati e motivati.
Con il progressivo ritorno a una certa normalità di vita, in Italia i locali si riempiono nuovamente di clienti e nelle strutture turistiche fioccano le prenotazioni per le prossime vacanze, ma manca il personale, specie quello stagionale. L’allarme viene da tutto il territorio, pianura, mare e montagna, e ne parlano i media sia locali sia nazionali. Il lungo lockdown ha spinto numerosi lavoratori del settore a cambiare attività e c’è pure chi, avendo ricevuto il reddito di cittadinanza, preferisce rifiutare ingaggi per non perderlo.
Altri hanno cercato opportunità all’estero. D’altronde uno studio di Hernst & Young afferma che i mestieri più richiesti nei prossimi 10 anni saranno effettivamente nel terziario e quindi anche nell’hospitality.
L’esortazione di Ilias Contreas, 38 anni, imprenditore cofondatore della MIXOLOGY Academy, è tuttavia di non perdere di vista il mercato d’oltreconfine, “dove in tempo di Covid19, le chiusure non sono mai state severe, pertanto il lavoro non si è fermato veramente e le buone occasioni sono davvero ricche. Per la mia generazione di millennial ci sono davvero tanti luoghi dove lavorare con soddisfazione, nella natura, con uno stile di vita in totale relax“.
Basta consultare la ‘Guida per barman sul lavoro all’estero’ sul sito dell’Accademia https://www.corsiperbarman.it/lavoro-barman-estero/.
Al momento le mete consigliate sono 10, ma l’elenco viene aggiornato settimanalmente.
“In alcuni luoghi – dice Contreas, romano, che per primo ha scelto di gestire i suoi business italiani dal Costa Rica – non faresti in tempo ad entrare e disfare le valigie che già ti offrirebbero un lavoro come bartender, bar manager, bar back, menu strategist ecc… Anche perché noi italiani sappiamo il fatto nostro, non siamo solo pizza e mandolino!”.
La Guida comprende anche un’altra mini-guida per trovare un alloggio nella meta prescelta e 6 “trucchi”per raggiungere velocemente un livello di inglese (o altra lingua straniera) sufficiente per vivere e soprattutto lavorare all’estero come barman.
Ecco in sintesi DOVE E PERCHÉ FARE IL BARMAN CONVIENE
Bahamas: nel Mar dei Caraibi, è l’arcipelago più famoso. La capitale Nassau è sull’isola di New Providence, il posto più interessante per un bartender visto che è collegata da un ponte alla cosiddetta “Paradise Island“, un tempo Isola della Scrofa, paradiso del gioco d’azzardo corredato di lussuosi resort.
Baleari: Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca. Mega discoteche ma anche natura incontaminata e vicino all’Italia, ideale per provare almeno una stagione.
Costa Rica: fascino tropicale tra spiagge, palme e natura selvaggia, Sport nazionali: surf, calcio e biking. Gli stranieri non possono essere assunti a meno che non aprano una sorta di partita iva locale e richiedano una residenza temporanea. O che diventino dei residenti veri e propri per altre vie consentite dalla legge. Questo significa che il modo più immediato per lavorare è di farlo ‘in nero’, anche perché da queste parti è una cosa normalissima per uno straniero. Lo stipendio medio di un barman non è elevato, a meno che non si entri in un grande Resort ma in compenso la mancia del 10% è assicurata. Qui si è scelto di convivere costruttivamente con il virus Covid 19, trattandolo come una dei tanti problemi che l’uomo deve affrontare. Palestre e locali sempre aperti.
Emirati Arabi: gli Emirati Arabi, e soprattutto Dubai, sono molto gettonati da chi decide di lasciare l’Italia per maggiori opportunità. Stipendi alti non tassati.
Florida: Miami ma anche Tampa, Palm Beach, Naples e Fort Lauderdale… tra natura e servizi da grandi metropoli e con temperature minime a 16°. Le mance che turisti e imprenditori lasciano con leggerezza sono altissime, per non parlare del 10% minimo di “Service Tax”.
Malta: arcipelago vicino all’Italia e tra le mete più ambite dai bartender. Bastano meno di 1000 euro al mese per condurre una vita dignitosa e senza l’affanno a cui siamo abituati in Italia. La lingua non è un problema perché è una babele internazionale, ma per lavorare l’inglese è importante per puntare ai migliori locali.
Messico: territorio enorme; dalle spiagge caraibiche alla storia, il Messico ha veramente tanto da offrire e si vive con 500 euro al mese. Tra le città che offrono uno standard di vita più elevato ci sono Querétaro e Merida (nello Yucatán). Ci sono poi le mete turistiche più gettonate, Acapulco e Cancun. Sopra tutte la capitale: Città del Messico. Da non sottovalutare l’elevato tasso di criminalità.
NewYork: nella fantastica ‘Grande mela’ la Green Card è piuttosto difficile da ottenere perché concedela residenza permanente negli USA con tutti i diritti annessi. Tuttavia, chiunque può partecipare ad una lotteria che ogni anno estrae 55.000 permessi di residenza negli USA!
Polinesia francese: per chi ama il sole, perché lì è sempre estate. Il settore turistico e della ristorazione sono i più sviluppati e i lavori in questo campo si trovano molto velocemente anche se sulle 118 isole dell’arcipelago solo 67 sono abitate da appena 280 mila persone. Praticamente un quartiere di Roma.
Svezia: tassazione al 60% ma stile di vita facile. Non ha mai fatto lockdown e si vive e lavora senza mascherine né distanziamento.
Svizzera: il reddito pro-capite medio si aggira intorno agli 80 mila euro lordi l’anno a cui va tolto meno del 20% di tasse, contro il 30%/40% prelevato dal fisco italiano dagli stipendi. Per questo la Svizzera è il Paese con più potere d’acquisto al mondo e in Ticino si parla italiano!
Texas: per PIL è il 10° Paese al mondo davanti ad Australia, Messico, Spagna, Russia e tanti altri, e questo anche grazie ad una tassazione con gli oneri tra i più bassi d’America.