RINASCIMENTO Millennium III, insieme per il futuro dell’Europa

Nell’Associazione internazionale anche il giornalista scrittore Goffredo Palmerini, presidente aggiunto

 

di George Onsy *

 

IL CAIRO – L’Associazione culturale internazionale RINASCIMENTO Millennium III RENAISSANCE si rafforza, con la nomina del giornalista e scrittore italiano Goffredo Palmerini presidente aggiunto. Affiancherà chi qui scrive, fondatore e presidente dell’associazione, il Consiglio direttivo Europeo e il Consiglio Intercontinentale dei Consulenti, occupandosi della comunicazione e della stampa. RINASCIMENTO Millenium III guarda con attenzione all’Europa, con una visione sociale e politica nuova. La struttura demografica del vecchio continente sarà molto diversa tra pochi anni, l’Europa ha quindi bisogno di un Rinascimento Contemporaneo, un Terzo Millennio di rinascita che possa garantire il pacifico equilibrio dei cittadini delle sue nuove società, nel rispetto delle culture originarie degli immigrati e nell’appartenere all’identità culturale europea. L’Europa, infatti, nel corso della sua lunga storia ha dato all’intera umanità una grande ricchezza intellettuale e spirituale. Su questi principi e su questi valori è nata l’associazione internazionale RINASCIMENTO Millenium III RENAISSANCE, ponendo al servizio di queste finalità l’impegno di tante insigni Personalità della Cultura, delle Arti, dei Media e dei Diritti umani, dell’Europa e di ogni parte del mondo. Prima di dare informazione sugli scopi e sulle attività dell’associazione, qui di seguito annoto la composizione degli Organismi dirigenti a seguito delle recenti nomine.

 

Organi dirigenti dell’Associazione RINASCIMENTO Millennium III RENAISSANCE

 

George Onsy, Egitto – Presidente e fondatore

Goffredo Palmerini, Italia – Presidente associato

CONSIGLIO DIRETTIVO – EUROPA:

 

Italia: Marina Pratici (scrittrice, poetessa, critica letteraria, operatrice culturale) – Sergio Camellini (psicologo, poeta) – Regina Resta (poetessa, operatrice culturale, editrice)Maria Miraglia (docente, scrittrice, operatrice culturale, Fondatore WFP) – Michela Zanarella (scrittrice, docente) – Franca Colozzo (scrittrice, architetto) – Massimo Massa (scrittore, operatore culturale, editore) – Calogero La Vecchia (docente, scrittore) – Antonio Granai d’Italia Licari (cardiologo, poeta) – Elisa Mascia (poetessa ) Gaia Greco (scrittrice, operatrice culturale) – Maria D’Ippolito (poetessa) Maria Teresa Manta (poetessa) – Maria Luisa Gasperini (ricercatrice di storia, medico) Stefano Capasso (operatore culturale, poeta).

Francia: Sabine Léger (scrittrice) – Catherine Boissaye (poetessa).

Regno Unito: Nikki De Pina (fondatore e presidente di Global Peace, poetessa) Clive Norman (poeta) – Geralde Weeks (pittore, poeta).

Spagna: Jose Luis Rubio Zarzuela (redattore capo rivista poetica Azahar, poeta) – Jose Carlos Arellano Ramos (fondatore Radio Magic, poeta) – Victoria Elizabeth Nowak (cofondatore Radio Magic, scrittrice)Jose Santiago (poeta).

Germania: Aprilia Zank (docente di letteratura, scrittrice, traduttrice) Elisabeth Dietz (traduttrice).

Austria: Dariusz Pacak (docente, poeta).

Olanda-Il Cairo: Kees Hulsman (presidente di Arab-West Report, editore).

Russia: Anjela Pastnikova (scrittrice) Olga Nekludova (docente di lingua e letteratura) Elena Guryeva (docente).

Norvegia: Svanhild Løvli (poetessa).

Grecia: Eva Potropoylou Lianoy (scrittrice, giornalista) – Dimitris P. Kraniotis (medico, poeta) – Melina Papa (scrittrice, traduttrice).

Albania: Delo Isufi (avvocato, scrittore).

Serbia: Marija Najthefer Popov (scrittrice, operatrice culturale).

 

 

CONSIGLIO INTERCONTINENTALE DEI CONSULENTI FUORI L’EUROPA:

 

USA: Joseph Spencer (ambasciatore di pace, poeta) – Renee Drummond Brown (poetessa) – Duane Virhees (poeta) – Barbara Ehrentreu (scrittrice).

Canada: Ashok K. Bhargava (scrittore, operatore culturale di WIN Canada) – Thérèse Lepage Lachapelle Bhatnagar (letterata) – Ibrahim Honjo (poeta).

America Latina: Samuel Cavero (scrittore, operatore culturale) – Enrique Linero Serrano (economista, poeta) – Graciela Villaverde (scrittrice, operatrice culturale) – Maria Mercedes Castro (poetessa) – Alicia Minjarez Ramirez (docente, poetessa) – Noe AndresTrujillo (scrittore) Manuel Antonio Rodrigez Retamal (scrittore, operatore culturale di Radio Crysol).

Australia: Nancy Deniss (poetessa).

Africa: Ghana: Akua Withmina (letterata) – Nigeria: Lamina Kamiludeen (letterato, ambasciatore di pace, Presidente WIP).

Asia: Cina: James Tian (poeta, giornalista) – Zi Zhang (poeta, critico, traduttore, editore) – Sue Zhu (poetessa) – KC Lee (poeta) – Giappone: Toshie Tai (poetessa) – Corea: Sungrye Han (docente, poeta) – India: Jernail Sing Anand (pensatore, scrittore) – Jyotirmaya Thakur (poetessa, traduttrice, giornalista, ambasciatrice di pace) Priyatosh Das (poeta) – Pakistan: Muhammad Shanazar (scrittore, osservatore Onu diritti umani) – Bangladesh: Sadia Arman (avvocato, letterata) – Monira Sultana Popy (ambasciatrice diritti umani, fondatore) – Malesia: Alan Liew (scrittore, poeta) – Filippine: Epitacio Tongohan (operatore culturale di Pentasi B, scrittore) – Eden Soriano Trinidad (poetessa).

Paesi Arabi: Libano: Hana Shishiny (scrittrice, poetessa) – Marocco: Monsif Berual (poeta, ambasciatore di pace) – Tunisia: Hayet Haj Khalil (docente, poetessa) – Egitto: Mamdouh Abdel Aziz (giornalista) – Alaa Rizk (giornalista) Mandour Saleh Hikel (poeta).

 

C’è una grande sfida nell’Europa di oggi. Con l’aumento delle dimensioni dell’immigrazione e con il crescente numero di rifugiati, la realtà della struttura multirazziale in molti Paesi europei, in particolare quelli dell’Europa occidentale, dovrebbe essere affrontata attraverso una consapevolezza culturale e umanistica globale. Entrando più nel dettaglio, dovremmo iniziare chiedendoci: quali sono i rischi di una struttura multietnica/ multiculturale per qualsiasi società o sistema statale? Ogni Paese caratterizzato da un rapido cambiamento demografico, infatti, dovrà affrontare almeno tre sfide. In primo luogo, convincere la nuova popolazione a dimostrare la loro propria appartenenza nazionale e la lealtà alla patria attuale dove sono venuti a vivere, rispetto a quella originale da cui provenivano. Nel caso dei Paesi europei, tale appartenenza non è stata una priorità per gli imprenditori e gli investitori ambiziosi che si preoccupano soprattutto di far crescere la propria economia, impiegando, non europei a condizione che siano solamente professionali e laboriosi. Tuttavia è indispensabile, oggi più che mai, che lo spirito di appartenenza di tutti i cittadini alla nazione sia una priorità assoluta, per mantenere una società coerente senza conflitti.

 

In secondo luogo, è necessario affrontare le differenze socio-culturali tra gli indigeni e i nuovi cittadini europei. In terzo luogo, poiché la maggior parte dei nuovi cittadini ha la religione come componente essenziale della propria cultura, i governi europei devono adattare la loro laicità in modo che rispetti tutti i valori culturali e le pratiche religiose, da un lato, dall’altro incoraggiando un dialogo interreligioso sostenibile, in ciascuna regione dei Paesi europei. L’Europa, quindi, deve affrontare queste tre sfide nei Paesi che la compongono: mantenere l’appartenenza nazionale, armonizzare la crescente struttura multi-sociale/multiculturale e trasformare la tensione laicità-religiosità in tolleranza, in comprensione culturale e in dialogo umanistico costruttivo.

 

Come affrontare queste sfide?

 

L’Europa, prima di tutti gli altri continenti del mondo, ha bisogno di stabilire e mantenere un equilibrio pacifico con meccanismi di risoluzione dei conflitti tra la sua popolazione multietnica e interreligiosa, presente e futura. Questo non potrà mai essere possibile senza provvedere a:

  • Sostenere l’identità europea attraverso un meccanismo accademico e pratico di modernizzazione dell’enorme patrimonio europeo, al fine di far fronte alle esigenze e alle sfide urgenti sia attuali che future.
  • Stabilizzare il rapporto fluttuante tra la laicità europea e le opinioni e le pratiche religiose attraverso continui dialoghi culturali/intellettuali/spirituali e la cooperazione per la patria attuale.

 

Veniamo ora a chiederci COME si può fare

 

La risposta, come sempre affermato, è tuttora un Rinascimento contemporaneo fortemente atteso. Sì, RINASCIMENTO Millennium III significa proprio che il patrimonio profondamente radicato dell’Europa non deve più essere considerato un insieme di oggetti morti esposti nei musei e sui cataloghi, né un sofisticato lusso culturale che il pubblico ama ascoltare nelle sale da concerto e nei teatri lirici. Le grandi civiltà europee che da tempo illuminano il mondo intero con le luci del pensiero, della letteratura, dell’arte e della scienza dovrebbero essere di nuovo giganti con la loro torcia più luminosa che guidino il continente, così come il mondo intero, verso un futuro migliore di pace e prosperità.

 

RINASCIMENTO Millennium III farà rivivere i grandi precursori culturali di ogni Paese europeo, per dare risposte alle nostre attuali domande, che spesso rimangono senza riscontro. Così ho fatto e continuo personalmente a fare, chiamando gli europei contemporanei e il mondo intero attraverso una serie ininterrotta di scritti letterari-filosofici che intervistano molti di quei leader della creatività per dirci come affrontare la pandemia mortale di oggi e altre questioni fatali. (Leggasi la mia serie LETTERE AL PASSATO, INTERVISTA CON UN’ANIMA, e DIALOGHI ATTRAVERSO I SECOLI). In tutte queste opere letterarie parlavo agli italiani: Dante Alighieri, Virgilio, Leonardo da Vinci, Vitruvio Pollione, Tomaso Albinoni, Cicerone e Giulio Cesare, in italiano e latino, facendo eco delle loro voci dai loro stessi scritti. Lo stesso ho fatto con i francesi: Victor Hugo, René Descartes, Marc Antoine Charpentier, George de La Tour, André Malraux e la cattedrale di Notre Dame di Parigi in francese. Con gli inglesi: William Shakespeare, William Blake, Duca di Wellington in inglese. Anche con gli spagnoli: Miguel Cervantes, Don Juan e Salvador Dalì in spagnolo. Con i tedeschi: Johann Wolfgang Goethe, Friedrich Schiller e Ludwig van Beethoven in tedesco. Con i russi: Lev Tolstoj e l’ultimo zar, in russo).

 

Attraverso questa esperienza intellettuale-spirituale unica, mi sono reso conto che ci deve essere sempre una reincarnazione del Rinascimento ad ogni crocevia critico della storia umana. Allo stesso modo, RINASCIMENTO Millennium III porterà in vita ogni valore culturale del grande contributo dell’Europa al nostro pianeta, al fine di riequilibrare quelle dicotomie sopra menzionate.

 

Sì, di fronte alla prima sfida, RINASCIMENTO Millennium III ci dirà come l’appartenenza nazionale non possa essere svenduta a buon mercato, a vantaggio di qualsiasi attività lucrativa, per quanto essenziale possa mai essere per la stabilità economica dello stato. In secondo luogo, RINASCIMENTO Millennium III aprirà i nostri occhi per farci vedere chiaramente come le diverse culture, indigene o nuova venuta, possano intrecciarsi insieme in una armonia di civiltà che può arricchire ogni società europea. RINASCIMENTO Millennium III, di fronte alla terza sfida, ci guiderà a razionalizzare la laicità europea per aiutare la religiosità a portare i suoi frutti divini di risoluzione dei conflitti, pacificazione e iniziative umanitarie curando le ferite del nostro mondo sofferente. Di conseguenza, RINASCIMENTO Millennium III suggerisce questi approcci e campi delle attività:

1 – Dialoghi tra le civiltà/culture.

2 – Ambito di conoscenza e tecnologia.

3 – Analisi dell’influenza di media e delle arti popolari.

4 – Armonia e dialogo delle religioni.

5 – Un approccio umanistico per l’unificazione intellettuale/spirituale per le comunità di diverse religioni.

  1. Attraverso l’arte e la letteratura che invitano tutti a godere dell’Amore Universale e Divino
  2. Una serie di presentazioni sull’approccio: “Vivere poeticamente per sempre”: Come godersi ogni momento della nostra vita, ottenendo la forza per affrontare i problemi quotidiani.

6 – Soluzioni da fonti di antiche civiltà: l’approccio eterno dell’Egitto.

7 – Affrontare questioni umanitarie.

8 – Analizzare le leggi alla luce dei diritti umani.

9 – Un nuovo sistema di visualizzazione per l’analisi e la risoluzione di problemi di elevata complessità.

10- Progetti di sviluppo sostenibile.

 

Se accetteremo questo piano di RINASCIMENTO Millennium III la domanda sulla sua attuazione sarà sicuramente la prossima. Come si può applicare un tale piano? Per quanto riguarda l’applicazione, RINASCIMENTO Millennium III considererà le istituzioni culturali come il suo punto di partenza per propagare l’illuminazione necessaria. Tuttavia, poiché tali istituzioni non possono raggiungere tutti i livelli sociali, RINASCIMENTO Millennium III dovrebbe anche estendere il suo messaggio attraverso le istituzioni educative per garantire che i suoi valori di pace e armonia siano profondamente radicati fin dall’infanzia e si evolveranno di generazione in generazione in tutti i Paesi europei, del presente e del futuro. Il divario tra gli istituti culturali ed educativi sarà colmato dalle istituzioni dei media che svolgeranno un ruolo fondamentale nel valorizzare il messaggio attraverso tutti i canali di comunicazione; stampa, TV e internet. Quindi, il triplice movimento Cultura-Media-Educazione è il meccanismo efficace per realizzare il piano RINASCIMENTO Millennium III, che lavora seriamente per stabilire e mantenere l’armonia etnica e culturale tra tutte le comunità e gli strati delle società europee, dando anche un modello di successo che può essere seguito da altri Paesi del mondo.

 

* Fondatore e presidente Rinascimento III Millennio, docente all’Università Egiziana-Russa (ERU) del Cairo, pensatore, poeta, pittore, consigliere e ambasciatore di numerose organizzazioni culturali internazionali con le sue ricerche creatrici per la pace mondiale e la risoluzione del conflitto.

 

dr.george.onsy@gmail.com – https://www.facebook.com/onsygeorge

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