Lettere ai giornali. Come mai più d’uomini che di donne?

Lettere ai giornali. Come mai più d’uomini che di donne?
Il primo pensiero, dando una scorsa alle rubriche lettere dei quotidiani più diffusi, è che le lettrici siano in numero nettamente inferiore ai lettori, e per questo le lettere al direttore recano in calce una percentuale di nomi femminili nettamente inferiore alla percentuale dei nomi maschili. Ma il direttore di uno di questi quotidiani ebbe a dirmi una volta che, in realtà, il numero delle loro lettrici superava il numero dei lettori. Quindi la mia ipotesi dovrebbe essere sbagliata. E allora? Potrebbe essere che il numero dei giornalisti che si occupano delle lettere, è superiore al numero delle giornaliste, e la maggior parte di essi sono maschilisti. Ma non so, pure su quest’ipotesi ho dubbi. Oppure: la maggior parte delle lettere trattano di politica ed economia, e le donne interessate a tali argomenti, sono forse, ma non so, in numero inferiore agli uomini. Forse le donne hanno maggiore senso pratico e pensano non serva a nulla scrivere ai giornali. Forse hanno meno tempo a disposizione per scrivere lettere. Forse… Insomma, io una spiegazione soddisfacente, almeno per me, non ce l’ho. Magari una spiegazione potrebbe darla un sociologo. Che so?
Renato Pierri


Il primo pensiero, dando una scorsa alle rubriche lettere dei quotidiani più diffusi, è che le lettrici siano in numero nettamente inferiore ai lettori, e per questo le lettere al direttore recano in calce una percentuale di nomi femminili nettamente inferiore alla percentuale dei nomi maschili. Ma il direttore di uno di questi quotidiani ebbe a dirmi una volta che, in realtà, il numero delle loro lettrici superava il numero dei lettori. Quindi la mia ipotesi dovrebbe essere sbagliata. E allora? Potrebbe essere che il numero dei giornalisti che si occupano delle lettere, è superiore al numero delle giornaliste, e la maggior parte di essi sono maschilisti. Ma non so, pure su quest’ipotesi ho dubbi. Oppure: la maggior parte delle lettere trattano di politica ed economia, e le donne interessate a tali argomenti, sono forse, ma non so, in numero inferiore agli uomini. Forse le donne hanno maggiore senso pratico e pensano non serva a nulla scrivere ai giornali. Forse hanno meno tempo a disposizione per scrivere lettere. Forse… Insomma, io una spiegazione soddisfacente, almeno per me, non ce l’ho. Magari una spiegazione potrebbe darla un sociologo. Che so?
Renato Pierri

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