Milano. Torna la consueta rassegna Eurovision Song Contest, quest’anno dal 18 al 22 maggio con sede a Rotterdam, manifestazione cancellata lo scorso anno a causa del coronavirus.
L’Italia è rappresentata dai Maneskin, vincitori al recente festival di Sanremo con la canzone “Zitti e buoni” e, in gara per San Marino, c’è la cantante italo eritrea Senhit con il brano “Adrenalina”.
La Rai trasmetterà la manifestazione su Rai 4 le semifinali del 18 e 20 maggio, su Rai 1 la finale del 22 maggio e con Radio 2 l’intero show, oltre allo streaming su RaiPlay.
Il doppio cd che raccoglie le 39 canzoni in gara è già disponibile: Anxhela Peristeri (“Karma”) per l’Albania, Vincent Bueno (“Amen”) per l’Austria, Montaigne (“Technicolour”) per l’Australia, Efendi (“Mata Hari”) per l’Azerbaigian, Hooverphonic (“The Wrong Place”) per il Belgio, Victoria (“Growing up is getting old”) per la Bulgaria, Gjon’s Tears (“Tout l’univers”) per la Svizzera, Elena Tsagkrinou (“El diablo”) per Cipro, Benny Cristo (“Omaga”) per la Repubblica Ceca, Jendrik (“I Don’t feel hate”) per la Germania, Fyr & Flamme (“Øve os på hinanden”) per la Danimarca, Uku Suviste (“The lucky one”) per l’Estonia, Blas Cantó (“Voy a quedarme”) per la Spagna, Blind Channel (“Dark side”) per la Finlandia, Barbara Pravi (“Voilà”) per la Francia, James Newman (“Embers”) per il Regno Unito, Tornik’e Kipiani (“You”) per la Georgia, Stefania (“Last dance”) per la Grecia, Albina (“Tick-tock”) per la Croazia, Lesley Roy (“Maps”) per l’Irlanda, Eden Alene (“Set me free”) per Israele, Daði & Gagnamagnið (“10 years”) per l’Islanda, The Roop (“Discoteque”) per la Lituania, Samanta Tīna (“The moon is rising”) per la Lettonia, Natalia Gordienko (“Sugar”) per la Moldavia, Vasil Here (“I stand”) per la Macedonia del Nord, Destiny (“Je me casse”) per Malta, Jeangu Macrooy (“Birth of a new age”) per l’Olanda, Tix Fallen (“Angel”) per la Norvegia, Rafał Brzozowski (“The ride”) per la Polonia, The Black Mamba (“Love is on my side”) per il Portogallo, Roxen (“Amnesia”) per la Romania, Hurricane (“Loco loco”) per la Serbia, Maniža (“Woman”) per la Russia, Tusse (“Voices”) per la Svezia, Ana Soklič (“Amen”) per la Slovenia, Go_A (“Šum”) per l’Ucraina, non ultimi Maneskin (“Zitti e buoni”) per l’Italia, Senhit feat. Flo Rida (“Adrenalina”) per San Marino; manca il brano della Bielorussia.
Per la serata finale il palco della Ahoy Arena di Rotterdam sarà commentato da Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio.
I Maneskin hanno un ottimo posizionamento per il sorteggio perché si esibiranno nella seconda parte della finale, quella più vicina al televoto, e quindi potenzialmente più favorevole: con “Zitti e buoni”, per l’occasione epurata di una parolaccia, portano il loro messaggio di libertà e la voglia di lasciare il segno con tanto rock.
Senhit porta sul palco il nuovo brano “Adrenalina”, una hit up tempo con un ritmo coinvolgente e uno stile internazionale, in cui si fondono electro pop, suoni latini e anche strumenti particolari che provengono dall’Eritrea, terra di origine di Senhit, ovvero il keberö (tamburo) e il krar (chitarra); la cantante italo eritrea sarà impegnata nel featuring con il rapper multi platino Flo Rida accompagnata da quattro ballerini, per aprire la seconda semifinale. Questa è la seconda partecipazione di Senhit allo show eurovisivo, la prima nel 2011 sempre in rappresentanza di San Marino.
I bookmaker danno tra i favoriti i Maneskin: Stanleybet.it e Planetwin365 li piazzano sul podio a 5 volte la scommessa, per Snai la vittoria vale 6,50; tra gli avversari più forti, gli analisti scommettono sulla cantautrice francese Barbara Pravi con una quotazione che oscilla tra 3,50 e 3,75 e sulla maltese Destiny offerta tra 4,00 e 4,25.
L’Italia è tra i paesi fondatori dell’Eurovision Song Contest, che si ispira al festival di Sanremo.
Fu un dirigente Rai Sergio Pugliese a suggerire all’EBU l’istituzione di una gara canora continentale e nel 1955 a Roma fu sancita la nascita dell’evento che iniziò ad essere trasmesso l’anno dopo. Molti artisti italiani hanno partecipato all’Eurovision Song Contest nel corso degli anni come rappresentanti di altre nazioni.
L’Italia ha vinto la competizione due volte, la prima volta nell’edizione del 1964 svoltasi a Copenaghen con l’allora sedicenne Gigliola Cinquetti e la canzone “Non ho l’età”, la seconda nel 1990 a Zagabria con Toto Cutugno e la canzone “Insieme 1992”. In seguito a queste vittorie l’Italia ha acquisito il diritto di organizzare l’edizione successiva della manifestazione, precisamente l’edizione 1965 a Napoli e quella del 1991 a Roma.
Franco Gigante