Anche la Fesica Confsal esprime il proprio cordoglio alla famiglia di Luana D’Orazio, la giovanissima operaia di una fabbrica tessile di Oste di Montemurlo rimasta intrappolata in un orditoio e purtroppo deceduta sul lavoro.
“La nostra Organizzazione sindacale – afferma la Segretaria regionale della Toscana Paola Tomassoli – si stringe al dolore della famiglia – ma al di là delle verifiche sull’accaduto che spettano agli organi competenti, crediamo che se è vero che i lavoratori debbano essere messi nelle condizioni di saper percepire il rischio, lo è anche il concetto che l’organizzazione del lavoro non può essere approssimativa, ma improntata alla sicurezza. Purtroppo, il tragico evento di ieri ha disatteso nuovamente tutti i buoni propositi. Come Federazione aderente a Confsal – continua – intendiamo denunciare la vera e propria emergenza sicurezza del lavoro nelle piccole aziende operanti nel settore tessile che operano – spiega Tomassoli – senza mettere in pratica adeguate ed apposite misure preventive e protettive per evitare o ridurre al minimo possibile l’esposizione dei lavoratori ai rischi connessi all’attività lavorativa tanto da eliminare gli infortuni. Il valore della vita è la priorità assoluta e non è più possibile registrare impassibili la cronaca delle morti bianche”.
A Tomassoli gli fa eco il Segretario generale che invoca più formazione e più controlli. “Perchè il Governo non da piena attuazione al piano strategico nazionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con più risorse per la formazione e più controlli? Questa perdita così prematura e sconvolgente non resti vana, si renda subito operativa anche la Commissione sulla sicurezza sul lavoro istituita in Senato”, conclude Bruno Mariani.