Covid – Nardella, sindaco di Firenze, a 24 Mattino su Radio 24: stop lite su coprifuoco per voti : green pass sia internazionale
Covid – Nardella, sindaco di Firenze, a Radio 24: stop lite su coprifuoco per voti
Sul piano delle riaperture “il Governo è stato chiaro poi ci sono dei punti risolvibili. Il problema è che la politica torna sempre a litigare sugli orari, sul coprifuoco, per cercare un po’ di voti. Firenze piano piano si sta rialzando, questo fine settimana sarà un test decisivo ma voglio dire che il punto non è aprire, ma riuscire a rimanere aperti”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a 24Mattino su Radio 24. “Io vorrei – ha aggiunto – che questa fosse un’apertura definitiva. L’obiettivo è quello di togliere il coprifuoco ma alla fine di un percorso. Trovo ragionevole che si faccia una verifica in queste settimane, a fine maggio se le cose vanno bene e i contagi diminuiscono, allora si può allentare il coprifuoco. Però non si può usare il Paese per litigare e fare campagna elettorale. Vanno ascoltate le ragioni di tutti e bisogna trovare una sintesi: aizzare pezzi di Paese contro altri pezzi lo trovo irresponsabile”.
Covid – Nardella, sindaco di Firenze, a Radio 24: green pass sia internazionale
“Io credo che il green pass debba essere un meccanismo molto semplice, basato il più possibile su sistemi digitali. Dunque un programma che col cellulare rapidamente si mostra il certificato di vaccinazione. Però serve un green pass valido a livello internazionale, non possiamo trovarci con uno europeo, uno americano, uno cinese”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a 24 Mattino su Radio 24. Secondo il primo cittadino si tratta del “miglior modo possibile se vogliamo riaprire le frontiere. D’altronde città come Firenze, Venezia, Roma, vivono di turismo internazionale”. Green pass dunque unico: “Sì, anche perché – ha ironizzato Nardella a Radio 24 – se poi mettiamo in mano alle regioni pure le regole sul green pass siamo fritti. Di fronte all’emergenza dobbiamo essere più verticalizzati, più chiari. Ci vuole un maggior coordinamento centrale”.