Ho chiesto a tre Ministri del governo Draghi (i titolari dell’Economia e delle Finanze, per lo Sviluppo Economico e della Transizione Ecologica), mediante una interrogazione sottoscritta anche dai colleghi senatori Angrisani, Buccarella, Giannuzzi, Granato, Lannutti e Morra, pubblicata dal Senato il 21 aprile (http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1217610/index.html), se non intendano procedere al commissariamento della Sogin S.p.A. o almeno alla sospensione cautelare dell’amministratore delegato, ing. Emanuele Fontani.
Sogin, società controllata interamente dallo Stato (e finanziata quasi in toto dalla componente A2RIM della bolletta elettrica), costituita principalmente per smantellare e dismettere centrali e impianti nucleari in Italia, risulta infatti, da fonti aperte, avere un contratto per ben 34,5 milioni con la società slovacca Javys per lo smaltimento delle resine e dei fanghi della centrale nucleare di Caorso (benché sembra che Javys non avesse le necessarie capacità tecniche), e un altro da 3,1 milioni per fornire assistenza tecnica allo smantellamento di un reattore della centrale slovacca di Bohunice. La sede di rappresentanza aperta all’uopo da Sogin a Bratislava risulterebbe però allocata presso lo studio Morandini e Associati, beneficiario, con denominazioni differenti, di alcuni contratti sia con Sogin sia con la controllata Nucleco Spa (società al 60% di Sogin e al 40% di Enea), per oltre un milione di euro, quando Fontani era Ad di Nucleco. Lo Studio sembrerebbe presente con Sogin, inoltre, in raggruppamento temporaneo di imprese, in una gara indetta dalla Javys con la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, e con Javys nel contratto di appalto con Sogin. Javys, poi, risulta abbia firmato con Nucleco un contratto da quasi 7 milioni per bruciare rifiuti radioattivi medicali sulla base di un affidamento diretto, dunque senza gara. Dopo la nomina dell’ing. Fontani quale Ad di Sogin, il contratto tra Sogin e studio Morandini e Associati sembra essere stato girato ad altra società, la SMA Advisory, al cui interno però due figure professionali sarebbero in qualche modo riconducibili allo Studio e addirittura si vocifera di un rapporto personale molto stretto tra il Fontani e Piersante Morandini. Il sospetto di un conflitto di interessi appare dunque fondato, sì da giustificare le richieste di commissariamento di Sogin o sospensione di Fontani riferite all’inizio, cui si aggiunge quella di istituire “un tavolo tecnico di valutazione, indipendente da Sogin, con professionalità non legate né direttamente né indirettamente a questa (oggi e nel passato), con il compito di verificare l’opportunità o meno dell’utilizzo della tecnologia scelta da Sogin per l’incenerimento di resine/fanghi e dell’ulteriore attività dell’estrazione dei fusti dai loculi di Caorso”.
Margherita Corrado (Senato Gruppo Misto – Commissione Cultura)