“Come sindacato UGL ribadiamo la strategicità di alcuni settori produttivi, ad iniziare dalla siderurgia e dal trasporto aereo. Non si tratta di assicurare semplicemente la tenuta occupazionale con riferimento all’attuale forza lavoro, ma di valorizzare degli asset, senza i quali tutto il sistema va in sofferenza. In tal senso, il comparto aeroportuale riveste un’assoluta centralità per lo sviluppo e il rilancio del sistema Paese. Con i numeri che sono stati prospettati, tuttavia, la nuova Ita andrebbe incontro ad una progressiva marginalizzazione. I vettori potrebbero, verosimilmente, assicurare il traffico domestico, e in aggiunta, una serie di rotte per così dire ‘bandiera’ verso le principali capitali europee. Occorre, dunque, puntare su un piano industriale volto a garantire la competitività e la salvaguardia dei posti di lavoro. Purtroppo, la crisi dei distretti industriali appare evidente: il 2020 si è chiuso con un calo medio della produzione maggiore rispetto alla riduzione stessa del prodotto interno lordo. Il recupero di competitività del sistema produttivo nazionale passa dalla riqualificazione del capitale umano, per cui è fondamentale lavorare in sinergia con il Ministero del Lavoro e le regioni sul versante della formazione e delle politiche attive. Occorre peraltro incentivare il processo di digitalizzazione al fine di semplificare i rapporti con la pubblica amministrazione. Inoltre, la transizione energetica non può quindi ridursi ad un mero slogan, ma deve tradursi in atti concreti volti a favorire una maggiore indipendenza del Paese. L’UGL apprezza la volontà di dialogo manifestata dal Ministro Giorgetti ed è disponibile a proseguire il confronto con uno spirito costruttivo nell’interesse dei lavoratori. Al tempo stesso, auspichiamo la convocazione di un tavolo di sistema che coinvolga più ministeri per risolvere le grandi crisi”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, presente all’incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.