Massafra. Il parroco don Fernando Balestra, ha informato il presidente dell’Archeogruppo “Espedito Jacovelli” (l’architetto Cosimo Damiano Simone,) che “Atti di vandalismo e degrado si sono verificati nella chiesa Madonna di tutte le Grazie sita in Massafra in località Capo di Gravina. Lo scorso 4 aprile, infatti, (come ha precisato il parroco don Fernando Balestra) ignoti avevano sfondato il portone della chiesa.
I soci del sodalizio culturale massafrese hanno potuto constatare che attraverso un varco aperto nel portone, ignoti si erano introdotti all’interno della chiesa.
Erano state sottratte una quindicina di sedie, poi rinvenute all’esterno, che servivano come luogo di ritrovo e di bivacco per ragazzi e ragazze. Subito venivano informati i Carabinieri della Stazione di Massafra e veniva sporta denuncia e querela nei confronti degli autori dei fatti.
Si chiedeva che gli stessi fossero individuati, perseguiti e puniti per i reati ravvisabili nei fatti stessi.
Alle ore 19,30 gli uomini dell’arma hanno svolto un sopralluogo constatando la presenza di detti giovani che, alla vista dell’auto di servizio, si davano alla fuga sulla scalinata che conduce in città.
Il giorno dopo i soci dell’Archeogruppo E. Jaccovvelli, hanno messo in sicurezza il portone d’ingresso della chiesa.
Si precisa che all’arrivo sul posto erano nuovamente presenti detti giovani che scoperti si allontanavano nuovamente in tutta fretta.
Questo non è il primo atto vandalico di cui è vittima la chiesa Madonna di tutte le Grazie.
Il 21 maggio 2020 aveva subìto danni vandalici a opera di ignoti a suo tempo denunciati dallo stesso parroco. La difficoltà a tutelare il bene aveva spinto a rimuovere tutti gli arredi e le opere sacre (depositate temporaneamente nella chiesa di Gesù Bambino).
Inoltre è stata sottoscritta una convenzione (25 novembre 2020), dove il parroco pro tempore della parrocchia S. Lorenzo Martire di Massafra, concedeva all’Archeogruppo di poter utilizzare la chiesa Madonna di tutte le Grazie quale sede principale delle proprie attività di natura culturale nonché di collaborare alla redazione di un progetto di recupero, di restauro conservativo e di valorizzazione della stessa chiesa.
Ricordiamo che l’Archeogruppo “E. Jacovelli” è una libera organizzazione nata nel 1975, senza fini di lucro (o.n.l.u.s.), con la finalità principale di promuovere e valorizzare il patrimonio archeologico, storico, artistico e ambientale e allo stesso tempo sensibilizzare la popolazione alla tutela di tale patrimonio e alla condivisione della conoscenza, ai beni comuni e alla libera cultura.
Organizza e partecipa a manifestazioni attinenti alle sue finalità sociali (conferenze, mostre, seminari, dibattiti, viaggi in Italia e all’estero) e svolge attività editoriale, soprattutto rivolta alla divulgazione di ricerche di giovani studiosi, particolarmente attraverso la pubblicazione di volumi a cadenza annuale ma anche di monografie.
Nel proporre e realizzare eventi, ampia libertà d’iniziativa è lasciata ai singoli soci, anche non facenti parte del Consiglio Direttivo.
L’Archeogruppo favorisce ogni altra attività culturale, dalla letteratura al teatro, dalla ricerca etno-demo-antropologica alle arti visive.
Nelle foto: Il portone della chiesa: Controllo danni; Riparazione del portone.
Nino Bellinvia