Dopo l’alluvione dell’autunno scorso, su segnalazione di cittadini preoccupati per un presunto sversamento di acque contaminate da reflui della lavorazione rifiuti dall’impianto TMB di loc. Ponticelli in un terreno agricolo adiacente, ho richiesto all’ASP di Crotone di effettuare verifiche urgenti per accertare l’eventuale presenza di inquinanti nel detto campo coltivato.
Con grande sconcerto devo ora rilevare, e l’ho già comunicato ufficialmente agli interessati, che i risultati emessi dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) e a me inviati il 30 marzo u.s. dall’ASP sono carenti di numerosi elementi che la normativa vigente prevede, invece, di testare.
Resto in attesa di ricevere spiegazioni sulle lacune del referto analitico che l’Agenzia regionale a guida Pappaterra ha evidentemente programmato e l’Azienda Sanitaria di Crotone, ricevuti i rapporti di prova, ha mancato di rilevare. Confido, inoltre, in una tempestiva integrazione dei risultati già comunicati e in una altrettanto immediata rimodulazione delle valutazioni espresse dal Direttore del Dipartimento sul ventaglio di dati ‘selezionato’ da ARPACal. Non posso che condividere con la comunità crotonese, però, la mia inquietudine per l’accaduto, unita a forti perplessità sull’operato di un’Agenzia che, istituita con il delicatissimo compito di esercitare “attività tecniche per la vigilanza e il controllo ambientale” e di erogare “prestazioni analitiche di rilievo sia ambientale sia sanitario”, omette arbitrariamente di riferire dati sensibili ad un parlamentare del territorio. Sono costretta a dedurne che in Calabria la politicizzazione (nel senso peggiore del termine) dei comparti sanitario e ambientale INQUINA anche i doveri istituzionali collegati alla tutela di diritti essenziali. E se pensiamo che l’assessore De Caprio avrebbe in ArpaCal il proprio braccio operativo, e che il presidente Pappaterra solo due giorni fa pontificava sulla stampa anche in merito alla bonifica del SIN di Crotone, temo non sia dato dormire sonni tranquilli.
Margherita Corrado (Senato Gruppo Misto – Commissione Antimafia)