Napoli: al Vomero strisce blu occupate con bancali

Il tutto favorito dalla carenza di vigilanza urbana

            “ Si potrebbe immaginare – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari – che la foto allegata sia stata scattata in qualche vicoletto sperduto e poco frequentato del capoluogo partenopeo, invece no. E’ stata realizzata in uno dei quartieri cosiddetti “bene” di Napoli, dove abita gran parte della borghesia partenopea, quello del Vomero. Un quartiere che ha un’estensione di poco più di due chilometri quadrati, popolato da circa 48mila residenti e che dunque, con un poco di buona volontà, non sarebbe difficile controllare da parte degli uffici a tanto preposti “. 

            ” Per giunta – aggiunge Capodanno – si tratta di una delle strade più frequentate e trafficate del quartiere collinare, per la precisione di via Consalvo Carelli, a pochi passi dall’isola pedonale di via Luca Giordano. Un’area dove si registra, come peraltro altre zone del Vomero, una forte carenza di parcheggi sia per residenti che per non residenti, carenza che ha subito un incremento proprio con la pedonalizzazione di via Luca Giordano “.

            ” Ignoti, che però con un poco di buona volontà non sarebbe difficile individuare – puntualizza Capodanno -, hanno deciso di appropriarsi di un tratto di suolo pubblico, ponendo all’interno delle strisce blu, disegnate sulla carreggiata, due bancali in legno, strutture sulle quali vengono abitualmente stoccate le merci “.

            ” Evidentemente – sottolinea Capodanno – con la funzione di mantenere “il posto“ a disposizione del nuovo “proprietario” dello spazio pubblico. Un abuso che, tra l’altro, comporta da un lato anche un danno economico per i mancati introiti derivanti dai ticket che pagherebbero i non residenti mentre per i residenti, oltre al danno, si configura la beffa, derivante dell’impossibilità di poter lasciare la propria autovettura, dopo aver pagato l’onerosa tariffa annua per ottenere il permesso di sosta  “.

            “ Insomma – conclude Capodanno – un esempio palmare di un uso del tutto privato di un bene pubblico. E le autorità preposte, a partire dagli addetti alla vigilanza urbana, cosa fanno per eliminare questo palese abuso? Fanno come le stelle di un famoso film…stanno a guardare! Praticamente il nulla più assoluto! “.

 

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