Abate (Senato – Gruppo Misto Capogruppo Commissione “Agricoltura”): «Alla ripresa dei lavori d’aula presenterò una interrogazione al Ministro dell’Agricoltura Patuanelli sullo stop ai reati penali per chi vende cibo alterato o con additivi fuorilegge. Quanto sta accadendo è pericoloso oltre che vergognoso e dannoso per tutta l’economia italiana».
Il 12 marzo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto “Controlli” che contiene una modifica sostanziale e peggiorativa rispetto alla legge che va a ritoccare poiché abroga, di fatto, quanto disposto dagli otto commi dell’articolo 5 della legge 283 del 1962 che prevedeva, appunto, sanzioni penali per chi commercia cibo avariato.
Dal 26 marzo, in sostanza, chi vende alimenti alterati, in cattivo stato di conservazione o con additivi chimici fuorilegge e pesticidi, non avrà più conseguenze penali.
Secondo quanto anche ricostruito dall’Agenzia di Stampa specializzata “Agricolae” tutto sarebbe nato dieci giorni prima del giuramento del governo Draghi, dall’approvazione lo scorso 2 febbraio del nuovo decreto legislativo 27/2021 relativo al recepimento del regolamento europeo 2017/625 relativo ai controlli ufficiali.
Il risultato, allo stato attuale è che chi truffa sarà più tutelato di chi consuma. Il primo se la caverà con una multa, il secondo rischia di rimetterci di salute.
Auspico che il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, sia già intervenuto per sistemare le cose prima dell’effettiva entrata in vigore il prossimo 26 marzo. Intanto presenterò una interrogazione parlamentare, secondo quanto previsto dal regolamento del Senato per gli Atti di Sindacato Ispettivo, affinché si faccia piena luce su quanto accaduto per individuare responsabili e rimedi.
Così in una nota la senatrice Rosa Silvana Abate Capogruppo per il Gruppo Misto in Commissione “Agricoltura”.