BUILDING
via Monte di Pietà 23, Milano
www.building-gallery.com
Yuval Avital, Foreign Bodies Icons n.1/19, 2017, frame dal video / frame from the video, 10’ video loop
BUILDING inaugura giovedì 8 aprile 2021 la mostra personale E T E R E dell’artista e compositore Yuval Avital, a cura di Annette Hofmann. Il progetto espositivo è appositamente ideato dall’artista per i quattro piani di BUILDING, strutturandosi come un racconto in quattro capitoli dove ogni spazio è pensato come un microcosmo che racchiude e rispecchia un ambiente definito, connesso agli altri secondo un percorso di ascensione.
Al pari delle sue opere, Yuval Avital ha concepito E T E R E come un ambiente immersivo e totale nel quale confluiscono linguaggi e strumenti espressivi differenti. Il percorso espositivo presenta infatti una selezione di sculture sonore, fotografie, videoproiezioni e installazioni multimediali – alcune delle quali mai esposte – rappresentative della ricerca dell’artista, accanto a un’inedita produzione pittorica di oltre 80 dipinti presentati al pubblico italiano per la prima volta.
Come racconta la curatrice Annette Hofmann: “La mostra, prima personale di Yuval Avital in BUILDING, invita il visitatore a partecipare a un viaggio dentro la narrazione multidisciplinare dell’artista. Nel cuore della pratica di Yuval Avital si situa il momento presente, inteso in senso assoluto, e incentrato sull’esplorazione dei concetti di identità/subconscio, oscurità/luce e amore/desiderio. Ciascun lavoro riflette le qualità formali e materiche di una coscienza e di un’esperienza comuni, le quali originano un cerchio magico non solo dentro l’architettura unica di BUILDING, ma anche all’interno della propria narrativa. Tutte le opere descrivono un’impellente ricerca di verità che porta il visitatore a confrontarsi con il proprio momento presente”.
Yuval Avital (Gerusalemme, 1977) è conosciuto a livello internazionale per le sue installazioni su larga scala e per la creazione di complesse opere multimediali che sfidano le tradizionali categorie che separano le arti. Avvicinandosi anche alle pratiche dell’arte partecipativa, la sua ricerca comprende l’utilizzo di pittura, scultura, performance, video e fotografia, spesso in dialogo e connubio con la componente sonora, punto di partenza della sua produzione.