Un argento e un bronzo: il bottino degli azzurri in Austria

Roma, 20 febbraio 2021 – Si è concluso l’International Tournament Olympic Categories di Wels (Austria), che ha impegnato 62 karateka europei, fra cui 4 italiani: Laura Pasqua, Sara Cardin, Clio Ferracuti e Gianluca De Vivo.

Buona la prestazione degli azzurri in questo torneo di ripartenza organizzato dalla federazione austriaca. Laura Pasqua, nei 61kg, ha conquistato la medaglia d’argento nel round robin con le altre 6 atlete. A parità di punti con Ingrida Suchankova, 11 per uno, Laura è stata scavalcata perché la slovacca ha totalizzato un numero maggiore di punti inflitti all’avversario nel complesso degli incontri.

Gianluca De Vivo, nei 67kg si è classificato terzo, aggiudicandosi la medaglia di bronzo dopo aver vinto quattro incontri e averne persi due. Quarto posto, invece, per Sara Cardin che ha vinto tre incontri nella categoria dei 55kg, ne ha persi due e uno lo ha pareggiato. Clio Ferracuti (+61kg), infine, si è classificata quinta, perdendo i primi quattro incontri ma rifacendosi con due vittorie negli ultimi due.

Ora, l’attenzione va sulle Premier League di Istanbul e Rabat, prima degli Europei e del Torneo di Qualificazione Olimpica di giugno.
Tel Aviv, solo i georgiani fermano Mungai, settimo

Nicholas Mungai si è classificato al settimo posto nei 90 kg a Tel Aviv, nella terza e conclusiva giornata di questo Grand Slam. Una buona prova quella dell’azzurro ventisettenne che ha superato al primo turno il russo David Oganisian, costringendolo alla resa dopo 3’03” avendolo bloccato con un micidiale sankaku jime. Per accedere ai quarti di finale Mungai ha affrontato il polacco Piotr Kuczera in un incontro andato al golden score e risolto dopo 54” dall’azzurro con un attacco di piede, ko soto gake, valutato wazari. Lasha Bekauri, talento georgiano con 20 anni d’età e due titoli mondiali junior nel palmares, non è riuscito ad inserirsi nella difesa di Mungai, che tuttavia è stato sconfitto dalle sanzioni. Bekauri ha poi vinto la gara. Nel recupero Mungai si è trovato di fronte all’altro georgiano Beka Gviniashvili, e la stanchezza dall’incontro precedente ha avuto il suo peso quando il georgiano ha superato la difesa delle gambe per chiudere in immobilizzazione l’azzurro, che si è piazzato così al settimo posto. Un buon incontro è stato anche quello di Lorenzo Agro Sylvain nei +100 kg che, opposto all’olandese Roy Meyer, terzo al mondiale 2019 a Tokyo, ha risposto colpo su colpo all’avversario, cedendo poi su un o uchi gari (wazari) dopo 46” di golden score. Nei 78 kg invece, Giorgia Stangherlin è stata bloccata dopo 3 minuti d’incontro da un juji gatame della russa Alexandra Babintseva. “Ieri Giovanni ci ha fatto emozionare… -è stato il commento di coach Francesco Bruyere- è un ragazzo con un cuore immenso, che mette sempre tutto sul tatami lottando come un leone e senza risparmiarsi. Oltre questo ha usato la testa e ha dimostrato di essere tra i più forti al mondo. Noi lo sapevamo ma a lui questa medaglia serve per prendere fiducia nella sue enormi potenzialità. Peccato per la finale che avrebbe coronato una giornata perfetta ma si merita tutto questo e molto di più per l’impegno e la professionalità che ci mette ogni giorno. Bravo davvero! Nel complesso ieri è stata un’ottima giornata, tanti  incontri di livello vinti e molti di questi al golden score, a conferma della buona condizione degli atleti. Ottima la prestazione di Kenny che come Mattia Miceli ha esordito ai massimi livelli in maniera egregia. Contento di quello che ci hanno fatto vedere Fabio, Antonio e Alice: tecnica, condizione fisica e atteggiamento. Ed è stato bravo anche Nicholas oggi, ma oggettivamente va detto che tutti si sono battuti con attenzione e generosità”. L’Italia ha chiuso questo Grand Slam piazzando cinque atleti, Giovanni Esposito secondo, Mattia Miceli quinto, Alice Bellandi, Kenny Bedel e Nicholas Mungai settimi.
Addio Nicola Tempesta

Il judo italiano piange la scomparsa di Nicola Tempesta. Avrebbe compiuto 86 anni il 28 giugno. Più del palmares, più dei successi che lui per primo ottenne da atleta a livello internazionale e, successivamente, da tecnico della nazionale, con Nicola Tempesta se n’è andato questa mattina un grand’uomo di sport e di judo. Da tempo Nicola Tempesta conviveva con diverse patologie, ieri sera ha avvertito malessere e stanchezza acconsentendo di essere accompagnato all’ospedale dal figlio Marco che, nella giornata odierna, ha dato la triste notizia. Lascia la moglie Elvira ed i suoi quattro figli, ai quali Domenico Falcone rivolge il sentimento di profondo cordoglio personale ed a nome di tutto il mondo federale.

“Appresa la triste e dolorosa notizia della scomparsa del caro Nicola esprimo a nome mio e di tutta la Federazione il più vivo cordoglio.

Nicola ha rappresentato un autentico punto di riferimento per il mondo del Judo, disciplina alla quale ha dedicato passione, dedizione, entusiasmo raggiungendo il prestigioso traguardo del 9° dan a coronare una vita spesa per lo Sport.

Protagonista azzurro dello storico esordio olimpico del Judo a Tokyo 1964, plurititolato campione, Direttore Tecnico della Nazionale Italiana, educatore, promotore instancabile dei valori che nobilitano lo Sport, Nicola ha raccontato con la sua vita un eccezionale percorso umano e sportivo al quale tutto il mondo del Judo guarda con ammirazione e gratitudine.

Mancherà a tutti noi non solo l’Uomo di Sport, ma anche il lungimirante Maestro capace di trasmettere ai suoi innumerevoli allievi sul tatami e fuori una straordinaria umanità e disponibilità che gli sono valse la stima e l’apprezzamento, a livello nazionale ed internazionale, di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

Con commozione e sincera partecipazione, Domenico Falcone”
Ecco gli azzurri che andranno al Torneo di Qualificazione di Budapest
Roma, 20 febbraio 2021 – Quest’oggi, nella palestra di lotta della Fijlkam, i lottatori azzurri sono saliti sulle materassine per le selezioni nazionali in virtù delle Qualificazioni Olimpiche Europee che si svolgeranno a Budapest il 18 marzo.

Ventidue atleti in nove categorie olimpiche, fra Stile Libero, Femminile e Greco Romana, si sono dunque contesi l’unico posto disponibile per arrivare alle qualificazioni continentali.

Ecco quali sono gli azzurri che oggi si sono guadagnati l’importante partecipazione al torneo di Budapest:

Carmen Di Dio (Lotta Club Ionio) nei 53kg; Aurora Russo (CUS Torino) nei 57kg; Sara Dacol (CUS Torino) nei 62kg; Eleni Pjollaj (Fiamme Oro Roma) nei 76kg; Simone Vincenzo Piroddu (Esercito) nei 57kg SL; Simone Iannattoni (Fiamme Oro Roma) negli 86kg SL; Luca Dariozzi (CUS Torino) nei 77kg di GR; Fabio Parisi (Esercito) negli 87kg GR; Luca Godino (CUS Torino) nei 130kg.

Abbiamo parlato col Team Manager Lucio Caneva che ha commentato la giornata e ha rilanciato sul futuro imminente: “Oggi abbiamo visto alcune cose interessanti, specialmente da parte dei giovani. Aurora Russo e Simone Piroddu hanno dato dimostrazione di crescita e, imponendosi sugli avversari, hanno guadagnato il posto per andare alle qualificazioni di Budapest nonostante la giovane età. Questo ci fa ben sperare. Ci sono state alcune conferme, mentre altri atleti hanno dimostrato di non essere in perfetta forma. Ma c’è ancora il Campionato Italiano ad aprile, i Campionati Europei e la seconda gara di qualificazione. Quindi ci sono ancora gli spazi per chi vuole recuperare, e nel frattempo andiamo con una squadra giovane a Budapest e speriamo di fare bene.”.

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