Un Napoli orgoglioso stende con un rigore di Insigne i bianconeri al Maradona.

Impresa degli azzurri rabberciati che al Maradona battono una Juventus arrivata a Napoli dopo tre vittorie consecutive e con i favori del pronostico. Un Napoli Ringhiante vince meritatamente grazie ad una gara di cuore e grinta che dimostra che il gruppo è con l’allenatore qualora ce ne fosse stato bisogno. Un Napoli in piena emergenza a causa di assenze importanti in difesa e a centrocampo si presenta in campo con il 4231. Si schiera con Insigne centrocampista offensivo con Politano e Lozano ai fianchi della pantera Osimhen. La Juve invecegioca con un 442 di sacchiana  memoria con Morata a fianco di CR7. Inizia la partita con squadre guardinghe che si rispettano e il gioco ne risente ma quello che risalta subito agli occhi è un Napoli ordinato e corto al fine di non concedere spazi ai bianconeri  con i due centrali di difesa che sembrano i fratelli intelligenti di quelli che avevano giocato a Bergamo in semifinale di coppa Italia. Al 6’ tiro Juventus con Ronaldo ma Meret, sceso in campo causa infortunio di Ospina nel riscaldamento pre partita,  para tranquillamente. Al 14’ occasione Juventus con Bernardeschi  che tira alto da dentro l’area un pallone lasciatogli da Ronaldo su azione di Chiesa sulla destra. Al 30’ rigore per il Napoli con Chiellini che cerca di fare il furbo come sempre ed allarga il braccio e con  la mano colpisce  in pieno viso Rrahmani per proteggere il proprio portiere da un cross in area. Doveri naturalmente non vede nulla ma richiamato dal VAR non può fare a meno di fischiare il rigore. Sul dischetto si presenta Insigne che tira un destro all’incrocio e questa volta insacca alle spalle del portiere bianconero portando il Napoli in vantaggio per la gioia di Gattuso e dei tifosi napoletani. La partita va avanti con un Napoli in controllo e la Juventus che cerca di reagire ma in modo sterile  infatti produce un solo tiro al 42’ con Chiesa che spara alle stelle un tiro a giro. Si va negli spogliatoi con il risultato di 1 a 0. Ad inizio ripresa la Juventus sostituisce Cuadrado con Alex Sandro e al 49’ sfiora il pareggio con Ronaldo che raccoglie un pallone vacante in area e spara a due metri su un Meret reattivo. Al 55’ Bakayoko, ottima la prova difensiva del francese, abbatte Rabiot e viene ammonito. Iniziano le sostituzioni per gli azzurri con Fabian ed Elmas per Zielinski e Politano mentre per la  Juventus esce Bernardeschi per McKennie. Al 74’ Ronaldo si presenta in area sulla sinistra dopo un veloce contropiede ma Meret para di piede il suo fendente di sinistro. Ma la migliore occasione è per Morata che all’87’ tira a colpo sicuro da pochi metri ma Meret va giù velocemente e para con il piede infortunandosi. Al 90’ anche Lozano si fa male. Si teme uno stiramento per il folletto messicano che è costretto a restare in campo. Sei minuti di recupero. Ma un Napoli stoico vince la partita e al termine i calciatori festeggiano la vittoria al centro del campo abbracciando un Rino Gattuso che per l’occasione si è tagliato anche la barba lasciando solo un baffo anni 70 che ha il solo merito di portar fortuna. Dopo sette partite tra campionato e coppe la squadra di Pirlo si ferma mentre il Napoli aggancia momentaneamente il quarto posto portandosi a meno due dai bianconeri. Si spera che questa vittoria possa portare un poco di serenità affinché Gattuso e i ragazzi possano lavorare tranquillamente senza  pressioni di alcun tipo. Una chiosa su Pirlo che a fine partita ha recriminato sul rigore dato: caro Pirlo quel rigore è netto e il signor Chiellini si è salvato molte volte in carriera grazie alla mancanza del VAR, inoltre a favore del Napoli manca un’ammonizione a carico di quel Chiellini per un brutto fallo su Osimhen con annessa espulsione e un altro rosso a Cuadrado per altro fallaccio, quindi avresti fatto meglio a stare zitto. Un applauso a Gattuso e ai suoi ragazzi che hanno vinto una partita alla faccia di tutti coloro che aspettavano una sconfitta per continuare a criticare. Ad Maiora Semper….

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