Dai Think Tank idee per i leader del G20

Roma, 11 febbraio 2021 – Si è tenuta l’8 e il 9 febbraio la conferenza di apertura del Think20 (T20), l’engagement group del G20, presieduto nel 2021 dall’Italia. Il T20 riunisce i rappresentanti dei più importanti think tank al mondo per fornire raccomandazioni e proposte ai leader del G20. 

Tema della due giorni, ripensare il multilateralismo alla luce delle priorità definite dalla presidenza italiana del G20: people, planet, prosperity. 

Nel corso della prima giornata i panelist hanno offerto molteplici spunti. La crisi innestata dalla pandemia sta provocando un aumento delle disuguaglianze. Per questo – ha rimarcato la vice ministra agli affari esteri Marina Sereni in apertura – la tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione deve essere un argomento centrale  di discussione del G20. 

Nella sessione ‘People’, Tito Boeri, professore di Economia all’università Bocconi e già presidente dell’Inps , ha sottolineato l’importanza degli investimenti in educazione, un settore particolarmente colpito dalla pandemia con oltre 500 milioni di giovani che hanno visto compromesso il diritto allo studio per la chiusura delle scuole o le difficoltà di accedere alla didattica a distanza. Emma Bonino, soffermandosi sul tema delle migrazioni, ha ricordato l’importanza di governare il fenomeno, che è strutturale, con un approccio multilaterale. 

Nella sessione ‘Planet’ i panelist si sono concentrati soprattutto sui temi energetici e le questioni climatiche, senza dimenticare tuttavia l’impatto del consumo di suolo e della sostenibilità del sistema alimentare attuale. Alicia Bárcena, Segretario esecutivo della Commissione Economica ONU per l’America Latina e i Caraibi, ha indicato sette ambiti prioritari per favorire un’economia inclusiva e sostenibile: transizione verso le fonti rinnovabili, rivoluzione digitale, mobilità elettrica, bioeconomia, economia circolare, turismo sostenibile, salute globale. Fatih Birol, Direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, ha espresso fiducia sugli sforzi di decarbonizzazione in atto, sottolineando gli investimenti di molti paesi per ridurre le emissioni. Per raggiungere gli obiettivi climatici, fondamentale però sarà l’uso del suolo e la riconversione sostenibile del sistema alimentare, come ha ricordato Jeffrey Sachs, Direttore del Centro per lo Sviluppo Sostenibile della Columbia University. I risultati arriveranno nella misura in cui tutti i paesi coopereranno. 

Anche nella sessione ‘Prosperity’ la parola d’ordine è stata ‘cooperazione’, come ribadito dal Commissario Europeo all’Economia Paolo Gentiloni. Lo scenario in atto può creare anche opportunità per le imprese. Secondo Emma Marcegaglia, Chair del Business20, il 2021 potrà essere l’anno della rinascita, ma sarà tale solo se accompagnata da una effettiva capacità degli Stati di cooperare e dall’impegno delle imprese ad utilizzare al meglio gli strumenti che l’innovazione può offrire, favorendo la sostenibilità ambientale. 

Nella seconda giornata 450 analisti e accademici hanno preso parte ai lavori di avvio delle 11 Task Forces che nei prossimi mesi formuleranno proposte di policy su: Salute globale e Covid; Cambiamento climatico, energia e ambiente sostenibile; Commercio, investimenti e crescita; Trasformazione digitale; Agenda 2030 e cooperazione allo sviluppo; Coesione sociale e futuro dei sistemi di welfare; Investimenti e finanziamenti infrastrutturali; Multilateralismo e governance globale; Finanza internazionale; Migrazioni; Riforma del Think20. 

Nella sessione di chiusura, rappresentanti di organizzazioni internazionali, istituzioni e gli sherpa G20 di Arabia Saudita, Indonesia e OECD si sono confrontati sulle misure da intraprendere affinché le proposte che emergeranno in seno al T20 e al G20 possano avere un reale impatto.  

 

Per approfondimenti su quanto emerso nei diversi panel di discussione è possibile consultare il sito: 

https://www.t20italy.org/2021/02/08/inception-conference/ 

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