Affinità elettive tra politici italiani ed europei, mass-media mainstream, e il nazionalista e filo-nazista Navalny

La prima domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi è la seguente: come mai politici apparentemente ‘moderati’, quasi-democristiani, cosiddetti ‘democratici’, in Italia e in Europa, così come tutti i media mainstream, dai giornali alle televisioni, appoggiano apertamente un dichiarato nazionalista e filo-nazista come Navalny, palesemente al servizio dei servizi segreti d’occidente e ben finanziato dall’interno così come dall’esterno della Russia? La risposta è una. Sono tutti attori, non protagonisti, di uno schema ben orchestrato che mira alla conquista, alla rapina, delle potenzialità, delle risorse, della Russia. E come fatto in Ucraina con il Maidan del 2014 e tentato in Bielorussia, oppure in Venezuela con il pupazzo Guaidò, che il neo-presidente Biden già vorrebbe confermare come autoproclamato Presidente, tutta la politica liberale e imperialista, mainstream gira per voleri economici, senza alcuna autonomia, quasi teleguidata da interessi che mirano ai mezzi di produzione e alle risorse dei Paesi colpiti e, in questi giorni così come nei prossimi, si assisterà ad un intensificarsi della pressione sulla Russia.

Ma chi è Navalny veramente? La politica mainstream non ne parla oppure nasconde. Noi che siamo socialisti, marxisti-leninisti, diciamo la verità e, naturalmente, miriamo alla disintegrazione di tutte le strutture sovrannazionali imperialistiche quali l’Unione Europea, la NATO, e via dicendo. Abbiamo già affermato che Navalny è dichiaratamente un nazionalista e filo-nazista; è stato formato all’università di Yale negli Stati Uniti quale membro selezionato del Greenberg World Fellows Program, un programma impostato venti anni fa grazie al quale vengono selezionati ogni anno su scala mondiale 16 personaggi pronti a ‘sostituire’ leader democraticamente eletti. Questi personaggi al servizio di servizi segreti, amministrazioni poco trasparenti, potentati economici, fanno parte di una rete composta attualmente da 291 membri di 87 paesi, l’uno in contatto con l’altro e tutti collegati al centro statunitense di Yale. Inoltre, Navalny è co-fondatore del movimento ‘Alternativa democratica’, uno dei beneficiari della National Endowment for Democracy (Ned), potente fondazione privata non-profit degli Stati Uniti che con fondi forniti anche dal Congresso finanzia, apertamente o sottobanco, migliaia di organizzazioni non-governative in oltre 90 paesi per sostituire, con le buone oppure le cattive, capi di stato e leader democraticamente eletti. La Ned è una delle succursali della Cia per le operazioni coperte ed è stata particolarmente attiva in Ucraina durante il Maidan del 2014. Per la felicità dei politici italiani ed europei mainstream, oggi in Ucraina è forte la presenza dei neonazisti.

L’obiettivo della strategia che guida il pupazzo nazionalista e neo-nazista Navalny e la sua cricca rimane la conquista dei mezzi di produzione, delle risorse, delle potenzialità del sistema Russia; lo spezzatino del Paese in tanti staterelli innocui. In quanto marxisti-leninisti, noi auspichiamo e lavoriamo affinché si torni a una Russia socialista, ad una nuova Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) in cui siano socializzati i mezzi di produzione, si instauri un legame indissolubile con la Cina socialista e tutti gli altri Paesi socialisti e in transizione verso il socialismo, e si avvii una decisa lotta antimperialista globale. Noi daremo il nostro contributo in Italia. Verso il socialismo e contro l’imperialismo europeo e statunitense, nazionalista e filo-nazista.

Comitato politico di Convergenza Socialista

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